È alla prima edizione ma non può che far parlare di sé il Rommel Trail, la gara che si ispira al percorso che fece Erwin Rommel, generale nazista, nel 1917. Il trail si svolgerà in notturna a partire dalla mezzanotte di sabato 1 ottobre nello scenario delle Dolomiti friulane. Ma andiamo con ordine.
Prima Guerra Mondiale
La ERT Rommel Trail è una delle celebrazioni che si tengono nel quadriennio di rievocazione della Prima Guerra Mondiale (1915-1918) e fa rifermento alla battaglia di Forcella Clautana combattuta il 7 novembre del 1917. Qui si scontrarono il fronte italiano, costituito dal XVIII° reparto d’assalto, la 34°- 35° e 36° compagnia alpina del battaglione Val Susa, due compagnie di bersaglieri, e quello tedesco, la Jager Division e un Battaglione di Shutzen. Alla guida di quest’ultimo gruppo c’era un giovane e allora sconosciuto tenente Erwin Rommel.
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Perché Rommel
Il militare tedesco diventò poi celebre durante la battaglia di Caporetto e nell’era nazista assurse al ruolo di stratega militare d’eccellenza, combattendo con una Panzer-Division in Francia, comandando l’Afrikakorps in Nordafrica e coordinando la difesa del Vallo Atlantico per arginare l’invasione degli Alleati nel 1944. Soprannominato “la volpe del deserto” (la gara è anche chiamata “The night of the desert fox”), Rommel viene considerato tuttora, anche dagli avversari, il più grande genio militare della Seconda Guerra Mondiale. E la sua figura, anche grazie alla partecipazione al (fallito) golpe contro Hitler del luglio 1944 (il dittatore tedesco lo obbligò a suicidarsi per salvare la propria famiglia dal massacro) non viene associata a quelle dei peggiori criminali nazisti.
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La gara
Non si tratta di una celebrazione di un generale nazista. La Rommel Trail vuole ricordare la tragica battaglia in chiave moderna, sottolineando il legame dei due popoli che 100 anni fa si affrontarono armi in pugno. Inoltre c’è l’intento di promuovere e valorizzare questi magnifici luoghi selvaggi. Il trail si svolge su un percorso di piste forestali, strade e sentieri di 64,5 chilometri, con circa 3000 metri di dislivello positivo. È (più o meno) la via che Rommel fece percorrere alle sue truppe: si parte da Vito d’Asio (frazione Pielungo) e si arriva a Claut, attraversando il territorio di sei comuni: Vito d’Asio, Clauzetto, Meduno, Tramonti di sotto, Tramonti di Sopra e Claut. Gran parte della gara si tiene all’interno del Parco delle Dolomiti Friulane, patrimonio dell’Umanità UNESCO nonché una zona tra la più selvagge d’Europa.
L’arrivo è previsto tra le 7 e le 9 di mattina e a contorno della manifestazione ci saranno stand, musica e ristorazione.
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