Melone o cocomero? Al netto delle preferenze di gusto individuali, è la classica domanda che si ripropone ogni estate, quando questi due campioni della bella stagione ricompaiono sulle nostre tavole insieme a fragole, ciliegie, pesche e a tutta l’altra frutta estiva.
Ipocalorici, dissetanti e freschi, il cocomero (o anguria) e il melone sono ricchissimi di acqua, sali minerali e vitamine, quindi adatti a quando fa molto caldo e ancor di più nella dieta quotidiana di chi pratica attività sportiva, anche all’aria aperta: una fetta al ritorno dalla corsetta o come pre pasto durante un giro in bicicletta, o un tupperware con della macedonia da mettere nello zaino durante un’escursione, sono perfetti per reidratare, dissetare e placare la sensazione di fame.
Ma quali sono le differenze tra il melone e il cocomero?
Il cocomero, o anguria come viene chiamato nelle regioni settentrionali, è considerato un ortaggio nella coltura e un frutto nel consumo.
Le caratteristiche del cocomero
- è costituito per il 95% di acqua
- è pressoché privo di grassi
- contiene pochissime calorie (15 circa per 100 gr di frutto)
- contiene pochi zuccheri (meno di 4 gr per 100 gr di frutto)
- è ricco di acqua: 600 grammi ne contengono circa mezzo litro, da cui le proprietà diuretiche e depurative
- contiene buone quantità di vitamina C e A e di potassio
- è ricco di licopene, un antiossidante che contrasta l’effetto dei radicali liberi che sono causa dell’invecchiamento cellulare
- contiene buoni dosi di sali minerali come potassio, sodio, calcio e fosforo, che contrastano il senso di spossatezza tipico delle giornate più calde
- è ricco anche di betacarotene, che protegge la pelle dal sole.
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Anche il melone è un ortaggio nella coltura e un frutto nel consumo.
Le caratteristiche del melone
- contiene la maggior percentuale di sali minerali e potassio rispetto a ogni altro frutto, quindi è perfetto per reidratarsi e contrastare il senso di affaticamento delle giornate estive
- fornisce circa 30 Kcal per 100 gr di frutto
- contiene vitamina A e C (circa 60 mg per 200 grammi di frutto)
- contiene ferro
- è ricco di licopene, un antiossidante che contrasta l’effetto dei radicali liberi che sono causa dell’invecchiamento cellulare
- contiene betacarotene, che stimola la produzione di melanina, ottimo protettore della pelle
- è ricco di calcio e ferro
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Alla fine, è meglio il melone o il cocomero?
Non c’è un vero vincitore, perché come sempre la miglior strategia è l’equilibrio: alternare cocomero e anguria nella dieta quotidiana, proprio ora che sono freschi e al meglio di tutte le loro proprietà nutritive, è il miglior modo per ottenerne tutti i benefici. Con alcune accortezze:
- i semi di entrambi hanno un leggero effetto lassativo: sarebbe sempre meglio non ingerirli e non farli ingerire ai bambini
- essendo ricchi di fibre e liquidi, mangiati fuori pasto aiutano a contrastare la fame, danno senso di sazietà e regolano la glicemia
- al contrario, l’abitudine di mangiarli a fine pasto appesantisce la digestione: depositandosi sopra il bolo dell’altro cibo ingerito possono dare gonfiore e allungare i tempi della digestione.
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