Le castagne sono il frutto autunnale per eccellenza. Contengono come pochi altri sostanze e principi nutritivi che costituiscono un autentico toccasana per il nostro organismo: zuccheri, grassi, proteine, vitamine e sali minerali.
Le origini della castagna
Il castagno appartiene alla famiglia delle Fagacee e fiorisce durante i mesi estivi; la castagna rappresenta il seme della pianta, mentre il frutto è costituito dal riccio.
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Proprietà e benefici della castagna
La composizione della castagna è data per circa il 50% da acqua, mentre la rimanente metà è costituita da carboidrati, proteine, grassi, fibre e ceneri. Contiene inoltre minerali tra cui potassio, utile per il lavoro muscolare; fosforo, importante per i tessuti nervosi; zolfo, funzionale all’irrobustimento delle ossa; magnesio, ottimo equilibratore dell’umore; e poi sodio, ferro, calcio zinco, rame e manganese.
Se siete alla ricerca di un integratore energetico per sostenere il ritmo frenetico della vita moderna, la castagna può aiutarvi a combattere gli stati di indebolimento fisico e mentale, grazie alla presenza di carboidrati e di sali minerali.
Un etto di castagne può essere comparato a un piatto di pasta per l’apporto calorico e di carboidrati, con la differenza che le castagne non contengono glutine e quindi sono consumabili anche da chi è colpito da celiachia, così come possono rappresentare una valida alternativa per le persone allergiche al latte di mucca e al lattosio.
Sono un alimento particolarmente adatto per chi pratica sport, visto che favoriscono il lavoro dei muscoli e stimolano la circolazione sanguigna. Sono inoltre indicate anche per coloro che devono affrontare una convalescenza e in caso di febbre e dolori reumatici. Possiedono infatti qualità antinfiammatorie; dalle foglie della pianta invece si possono ricavare dei decotti che fanno ottenere buoni risultati in caso di malattie da raffreddamento.
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Controindicazioni delle castagne
Nonostante sia considerato un piccolo tesoro per la nostra salute, la castagna rimane un frutto difficile da digerire a causa dell’alto contenuto di amido, ed è sconsigliata per chi soffre di colite, aerofagia, diabete, obesità e patologie legate al fegato. Inoltre, durante la cottura una parte degli amidi si trasforma in zuccheri semplici: questo da un lato rende le castagne più dolci, dall’altro meno indicate per chi deve seguire una dieta ipoglicemica.
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