“Ero intenzionato a fare della mia passione per il trekking un lavoro e 3 anni fa mi è venuta l’idea: far sì che chiunque potesse vedere certi paesaggi, sconosciuti e inediti, restando davanti al Pc“. Le parole sono di Fabio Zaffagnini, 38enne romagnolo di Fusignano che dopo uno stupendo viaggio compiuto in Patagonia si è reso conto che sarebbe stato innovativo quanto utile applicare la logica di Google Street View anche ai percorsi di trekking.
E così, nonostante la poca dimestichezza con il mondo del Web, in poco tempo e con la collaborazione di Gabriele Garavini (web designer e co-fondatore) il sogno di Zaffagnini è diventato Trail Me Up, una startup tutta made in Italy che si è proposta di mappare a 360° aree e sentieri di montagna raggiungibili solo a piedi.
Il progetto ha preso ufficialmente il volo nel marzo 2012 raccogliendo materiale nei parchi di Yosemite, in California (un’area di 3000 km quadrati che per l’89% è ancora allo stato selvaggio) per poi spostarsi a Zion, Bryce e Vermillion Cliffs sempre negli Stati Uniti. Il viaggio è poi proseguito in Cappadocia, Tanzania, Turchia e Italia (soprattutto in Abruzzo) e infine tra le tribù del sud dell’Etiopia.
L’apparecchio in grado di scattare una serie di foto in sequenza tanto da farle sembrare un tour virtuale a tutti gli effetti non è altro che uno zaino con collegate sei fotocamere GoPro sincronizzate con un controllo wifi, una bussola, un sistema gps: queste macchine scattano foto ogni 5/10secondi in base alla velocità di chi porta lo strumento. Una volta finito il percorso, le immagini raccolte vengono elaborate con uno specifico software e vengono pubblicate sul sito.
All’inizio dell’estate ultimato un software che ha consentito di velocizzare la post produzione delle immagini in modo da renderne più rapida la pubblicazione hanno lanciato l’iniziativa Il Giro d’Italia in 80 sentieri, con l’intento di mappare gli 80 percorsi a piedi più rappresentativi e interessanti del nostro stivale. Obiettivo ambizioso quello di accompagnare gli utenti in un’esperienza di viaggio unica e mai vista prima, alla scoperta dei luoghi più affascinanti e magici del nostro paese. Dopo aver perfezionato la propria strumentazione e raccolto le candidature di centinaia di volontari (“panotrackers”, come vengono definiti in gergo), Trail Me Up ha iniziato così a spedire in giro per l’Italia i propri sistemi di acquisizione, montati all’interno di zaini da trekking.
La mappatura è partita a luglio dal Nord Italia e si concluderà a fine novembre con le regioni del Sud. I contributi verranno pubblicati gratuitamente sul sito web www.trailmeup.com con cadenza regolare. Sono molte decine i volontari che, dopo essersi candidati sul sito sono stati coinvolti nel progetto.
“La nostra idea nel web, è stata una vera e propria rivoluzione” afferma Fabio Zaffagnini, “e l’ambizione adesso è quella di affermarci come punto di riferimento mondiale nel turismo virtuale per escursionisti”.
L’obiettivo, vista la straordinaria risposta della community dei trekkers, è quello di mappare almeno 1600 km di sentieri dai ghiacciai delle Dolomiti fino all’Etna e al Gennargentu. Con l’invito, una volta ammirati i paesaggi standosene comodi davanti al Pc, di infilarsi lo zaino in spalla e percorrere dal vivo le migliaia di sentieri proposti da Trail me up.
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