Vale la pena girare video in 4K? Guardando in avanti, sì: l’industria dei media si sta spostando in massa verso questa risoluzione quattro volte superiore a quella attuale del Full HD (1920×1080). Sempre più fotocamere e videocamere allineano le loro caratteristiche con questo standard e di conseguenza la qualità dei video in Rete, da quelli delle vacanze alle clip pubblicitarie, si alza. Immagini più grandi, nelle riprese sportive o in quelle che raccontano la natura, significa immagini più ricche, dettagli più definiti, slow motion più coinvolgenti, per una visione in generale più emozionante.
Virare su oggetti 4K non è ancora un must ma quasi, insomma, sempre che abbiate un’attrezzatura hardware-software in grado di esportare e gestire l’Ultra HD. Il mercato offre già diverse foto e videocamere, con Sony e Panasonic in anticipo su tutti. Noi abbiamo provato la Panasonic HC-X1000, una videocamera con caratteristiche ‘pro’, ma al tempo stesso facile da gestire e che va bene anche per un videoamatore evoluto, che vuole fare il salto di qualità al 4K.
La X1000 in questo senso aiuta: registra su normalissime memorie SD, evitando le più complicate e costose schede professionali. L’importante è che si tratti di memorie capienti (almeno 64 GB), perché i file 4K occupano molto spazio. In ogni caso c’è il doppio slot per utilizzare due schede contemporaneamente, sia per un backup di sicurezza che per eventuali riprese prolungate.
La piccola di Panasonic è un bel gioiellino, a partire dall’ergonomia. Compatta (16 x 31,5 x 17 cm), leggera (1,55 kg) ma stabile, ben bilanciata grazie alla distribuzione del peso e un’impugnatura decisamente comoda. La usiamo per riprese a mano libera sfruttando sia l’impugnature laterale che il manicotto superiore, che ci permette di infilarla un po’ dappertutto e muoverla con sicurezza a livello del terreno.
I doppi comandi, zoom compreso, facilitano il lavoro. Abbiamo sempre sotto controllo l’inquadratura grazie al monitor LCD estraibile dal manicotto (bella soluzione, che lo rende molto sicuro) e orientabile, e al viewfinder da 1.266.000 punti con terminale in gomma che si adatta all’occhio. Ne escono immagini in movimento di ottima qualità: nel caso di azioni sportive registrate in 4K il fuoco automatico è preciso e il sistema di stabilizzazione proprietario della casa giapponese fa un gran lavoro. Una pecca: a differenza dei movimenti veloci, sulle carrellate lente il file sorgente ‘flickera’ e risulta lievemente scattoso.
Oltre naturalmente al formato Full HD, la X1000 gira immagini in 4K (3840 x 2160 pixel) e 4K cinematografico (4096 x 2160), che vengono rielaborate da un sensore da1/2,3 e 8,85 megapixel in file molto dettagliati. Le funzioni ‘pro’ sono diverse, dai filtri ND agli ingressi audio XLR a due canali, dalla modalità notturna 0 lux alle tre ghiere sull’obiettivo per gestire messa a fuoco, zoom e iride. Se non vuoi o non sai usarli, le impostazioni automatiche della camcorder sono l’ideale per iniziare. La qualità dell’immagine è calda e luminosa, i colori standard risultano naturali, piuttosto vellutati e saturi – una grana ‘da cinema’ in linea con le caratteristiche delle videocamere Panasonic. Anche nelle riprese in interni i setting automatici danno immagini molto luminose e naturali.
L’obiettivo è un Leica Dicomar 20 x con lunghezza focale 29,5-600 mm e buona luminosità lungo tutta l’escursione (F 1,8-3,6). Difficile trovare di meglio in giro quanto a qualità e versatilità.
Nel complesso la Panasonic HC-X1000, pur costando 2499 euro, offre prestazioni elevate e un buon rapporto qualità-prezzo. Può essere una eccellente compagna di avventure outdoor, per lavori di qualità anche cinematografica.
Pro: semplice da gestire, funzioni professional, ottima dotazione di accessori
Contro: abbastanza cara, qualche difetto sui movimenti lenti
Prezzo: 2499 euro
Voto: 8
Foto credits: Panasonic
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