Influenza del 2015: 7 consigli per evitarla

vaccino antinfluenzale negli sportivi

Arrivano il freddo e l’inverno e con essi, inevitabilmente, arriva anche l’influenza: i virus dell’influenza in circolazione anche nel 2015 saranno oltre 200, di cui 3 o 4 protagonisti (“il virus A/H1N1 California; un virus di origine svizzera A/H3N2; un virus B/Phuket e, forse, anche un altro virus B/Brisbane”), con sintomatologie relativamente diverse per un totale di 4 o 5 milioni di casi di attacchi influenzali (lo ha detto il Professor Fabrizio Pregliasco, Virologo e Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano, nel convegno sul tema organizzato da Assosalute).

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Ma come si può prevenire ed evitare l’influenza? Intanto sapendo riconoscere i sintomi dell’influenza rispetto a quelli di un più semplice raffreddore (febbre elevata supra i 38°C ad insorgenza brusca; sintomi sistemici come dolori muscolari e articolari; sintomi respiratori come tosse, naso che cola, congestione e secrezione nasale o mal di gola) e poi con alcuni semplici comportamenti quotidiani come questi di seguito:

Lavare spesso le mani, che sono il principale mezzo di trasmissione dei virus respiratori.

Riposare: ogni infezione virale riduce la capacità di risposta del sistema immunitario quindi si è più a rischio di infezioni.

Mangiare leggero e bere molto: gli stati influenzali generano inappetenza e se si mangia meno è buona regola farlo di frequente. Bere inoltre è un ottimo modo per ripristinare liquidi e sali minerali persi con le copiose sudorazioni ed evitare dunque la disidratazione.

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Non rimanere a lungo con la testa bagnata: umidità e freddo sulla testa possono favorire il raffreddamento e il proliferare delle infezioni virali. Quindi dopo la doccia, subito il phon.

Coprirsi bene, in particolare la testa, la bocca e il naso: il raffreddamento delle prime vie aeree facilita la penetrazione dei virus a causa della riduzione dell’effetto barriera delle cellule del tratto respiratorio.

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Non rinunciare alle coccole: sì, le coccole aumentano le endorfine (sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante) che riducono la sintomatologia e permettono il rilascio di citochine pro-infiammatorie, proteine che favoriscono la risposta immunitaria.

Affidarsi ad una corretta automedicazione (anche facendo riferimento a www.semplicementesalute.it il nuovo portale dell’automedicazione): non stroncano le cause ma sono l’unico rimedio efficace per controllare i sintomi. Si chiamano appunto farmaci sintomatici perché sono in grado di contrastare il disturbo causato dalle affezioni (influenzali o parainfluenzali che siano).

Credits: Pixabay

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