Nella tua cucina i fiori sono sempre rimasti rigorosamente dentro ai vasi, usati come centrotavola per i pranzi di festa o come vezzosa decorazione in qualche piatto gourmet. Mai, infatti, avresti pensato di poter cucinare con i fiori e il massimo che ti sei concesso è un tè al gelsomino o una golosa marmellata di violette. E invece i fiori sono un ingrediente sempre più utilizzato nella cucina contemporanea, e non solo dagli chef più importanti. Esistono alcuni trucchi per trasformare i fiori in ingredienti gourmet e stupire gli ospiti con tre ricette dal gusto unico.
Per iniziare a cucinare con i fiori
Prima di cimentarti nella “cucina floreale”, è importante tenere a mente 3 piccoli accorgimenti. Innanzitutto assicurati di non avere allergie, introducendo i fiori in cucina solo a piccole dosi. Ricorda poi che soltanto i petali sono commestibili, mentre pistilli e gambi sono spesso tossici e vanno eliminati accuratamente. Stai attento infine a non utilizzare fiori trattati chimicamente, prediligendo quelli coltivati in casa. Solo a questo punto potrai indossare il grembiule e cominciare a cucinare il tuo menù floreale dal primo piatto al dolce!
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Ravioli con crema di geranio bianco
Con questi fiori protagonisti indiscussi dei balconi d’Italia si può cucinare un primo piatto dal sapore dolce e delicato, la cui particolarità è la crema usata per condire i ravioli. Per ottenerla è necessario fondere il burro in una padella insieme alla salvia e ai petali spezzettati del geranio, aggiungendo alla fine due cucchiai di panna per amalgamare. A questo punto puoi aggiungere i ravioli (meglio se di pasta fresca e con ripieno di ricotta o altro formaggio), saltarli velocemente insieme alla crema e servirli guarnendoli con il fiore intero.
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Soufflé con calendula e camomilla
A differenza dei fiori di camomilla, dalle tonalità dolci, la calendula ha un gusto pepato e piccante, adatto a insaporire zuppe e vellutate. In questo caso, però, entrambi i fiori sono utilizzati insieme come tocco in più nel classico soufflé di verdure. La base è un composto di patate, fagioli, carote, sedano e cipolle cotti a pressione per 40 minuti e frullati, cui aggiungere sale, pepe, petali di calendula e di camomilla amalgamati nel burro fuso. Prima di infornare per 20 minuti non dimenticarti di aggiungere una pastella semiliquida di farina e acqua e di spolverare con il pangrattato!
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Plumcake ai fiori di tarassaco
Il tarassaco è quel fiore comune che sboccia nei terreni incolti, sui prati alpini o ai margini delle strade. Può essere usato come depurativo oppure per dare carattere al gusto dei dolci a pasta soffice. La ricetta è quella tradizionale del plumcake per cui è necessario sbattere le uova con lo zucchero, unire il miele, l’olio e infine latte e farina alternati, sempre continuando a mescolare. Da ultimo incorporare i fiori del tarassaco ben lavati e asciugati e infornare a 180° per mezz’ora.
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