In Danimarca sono arrivati a un’idea a dir poco creativa: imporre una tassa sul consumo di carne rossa e sui cibi ingredienti correlati ai cambiamenti climatici, per scoraggiare il consumo di piatti dall’impatto troppo pesante sul nostro pianeta in termini di inquinamento.
La proposta arriva dal Danish Council of Ethics, che ha inviato un documento contenente la proposta al governo nazionale. La Danimarca è un paese da tempo in prima fila nell’impegno per la salvaguardia dell’ambiente: grazie a una politica illuminata sulle energie alternative e pulite ha quasi raggiunto il 100% della produzione del proprio fabbisogno energetico attraverso fonti rinnovabili.
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Consumare meno carne
Ora si apre un altro fronte, quello del cibo: per rispettare il limite dei 2° di innalzamento delle temperature, l’idea dell’ente è quella di invitare a consumare meno carne rossa. La tassa si intitola Danish way of life unsustainable e punta a convincere i danesi a cambiare abitudini alimentari. Secondo il programma si partirebbe dalla carne di manzo, per poi estendersi a tutte le carni rosse e in seguito a tutti i cibi collegati all’impatto climatico. Ovvero quelli che derivano da processi di allevamento animale, sistema notoriamente di grande impatto negativo per la salute del pianeta.
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Quanto inquina un manzo?
I bovini sono responsabili del 10% delle emissioni di gas nocivi, mentre tutta la produzione alimentare mondiale ne causa una percentuale fra il 19 e il 29. Intervenire sugli allevamenti bovini consentirebbe una bella riduzione di gas serra: in Danimarca significherebbe una riduzione del 20-35% delle emissioni.
Le reazioni alla proposta sono state, come prevedibile, le più diverse. Se il Danish Agriculture and Food Council ha espresso opposizione (aggiungendo che la riduzione dei gas non sarebbe così alta), stanno sorgendo posizioni favorevoli alla proposta. Al di là del (falso) allarme sui danni all’organismo provocati dalle carni lavorate (leggi qui: Contrordine: la carne rossa ora fa bene), voi che ne pensate? Avrebbe senso una proposta di legge del genere in Italia?
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