A Reinhold Messner non interessa un fico secco dei record o di essere stato depennato dal Guinness dei primati. Rimane il più grande alpinista della storia di questo sport.
Nel Guinness World Record Messner era entrato per aver scalato per primo e senza ossigeno tutti i 14 Ottomila del mondo; poi un giornalista tedesco ha scoperto che si era fermato wqualche metro prima della vetta dell’Annapurna per un errore di valutazione, così il titolo è andato all’americano Edmund Viesturs. Che comunque ha dichiarato: “Sono fermamente convinto che Reinhold Messner sia stato il primo a scalare tutti e 14 gli ottomila e che questo debba essere riconosciuto”.
Ecco chi è Messner.
10 curiosità sulla vita di Reinhold Messner
Reinhoid Messner è nato il 17 settembre 1944 a Bressanone ed è considerato il più grande alpinista del Novecento e a lui si devono numerose prime ascensioni agli Ottomila della Terra e numerose prime vie aperte sulle montagne di tutto il mondo.
Ha scritto oltre 50 libri sulle sue imprese e sulla montagna, svelando retroscena e curiosità sulla sua vita e sulle sue imprese. Eccone 10, per omaggiare nel giorno del suo compleanno uno dei più grandi nomi di ogni tempo dell’avventura e dell’esplorazione.
È stato il primo alpinista al mondo a scalare tutti e 14 gli Ottomila al mondo, dal Nanga Parbat nel giugno del 1970 al Lhotse nel 1986.
A lui si deve la riscoperta dello stile alpino, ovvero senza ossigeno, portatori, corde fisse e campi preinstallati. Nel 1975, con Peter Habeler, completa la prima ascesa senza ossigeno supplementare del Gasherbrum I, portando nello zaino solo una corda e una tenda. Tre anni dopo, nel 1978, sempre con Habeler, conquista senza ossigeno la vetta dell’Everest, un’impresa considerata impossibile al tempo. Nel 190 torna sul tetto del mondo da solo, sempre senza ossigeno, con uno zaino di soli 20 kg di peso.
> Leggi anche: La storia della conquista degli Ottomila: tutte le prime, estive e invernali
A Messner si deve anche la rinascita dell’arrampicata libera, a partire soprattutto dal primo 7° grado in libera, il Pilastro di Mezzo del Sass dla Crusc, in Val Badia, chiuso nel 1968.
Durante la sua carriera alpinistica Messner ha collezionato oltre 100 spedizioni e 3500 scalate. Lui stesso stima di aver fallito la vetta in almeno una volta su tre.
> Leggi anche: Di corsa sull’Everest e ritorno: L’ultima impresa di Kilian Jornet
Non ha mai scalato la Via Attraverso il Pesce, sulla Marmolada, una parete di 1000 metri, liscissima, entrata nel mito dell’arrampicata. Dopo averla studiata a lungo rinunciò perché, avendo perso le dita dei piedi sul Nanga Parbat non ritenne di essere in grado di arrampicarsi a quel grado di difficoltà. Fu scalata per la prima volta dei cecoslovacchi Igor Koller e Jindrich Sustr nell’agosto del 1981.
Reinhold Messner è nato a Bressanone ed è madrelingua tedesco. Tuttavia ha sempre rifiutato l’espressione “berg heil” che gli alpinisti tedeschi sono soliti pronunciare quando raggiungono la vetta di una montagna. Significa sostanzialmente “conquistato”: Messner per molti anni non ha avuto un rituale a ogni conquista di una vetta finché non ha conosciuto il termine tibetano kalipé che significa procedere sempre con il passo lento.
> Leggi anche: reinhold Messner: 70 anni raccontati nei suoi libri
La via da lui percorsa e giudicata più rischiosa è stata un pinnacolo di ghiaccio alto 1200 metri sul Kilimangiaro: Messner è stato il primo alpinista a percorrerla.
Messner è diplomato geometra ma sulla carta d’identità ha scritto agricoltore: terminata la carriera alpinistica ha acquistato un maso autosufficiente con cui produce tutto ciò che gli serve per vivere, dal cibo al vino alla legna da ardere.
> Leggi anche: Reinhold Messner: così è nata la mia passione per l’estremo
Si è tagliato la barba una sola volta in tutta la sua vita, nel 2004 in occasione dell’attraversata solitaria del deserto del Gobi, tra la Cina e la Mongolia: le genti mongole che avrebbe incontrato lungo il suo cammino considerano la barba impura.
L’attività di Messner non si è limitata all’alpinismo: nel 1990, con Arved Fuchs, è il primo uomo ad attraversare a piedi e con gli sci l’Antartide, passando anche per il Polo Sud.
Credits: FlickrCC Peter Stevens
> Leggi anche: Reinhold Messner racconta Walter Bonatti
> Iscriviti alla nostra newsletter compilando il form qui sotto!
Spoiler: non è invasiva, troverai solo i nostri articoli più interessanti!
©RIPRODUZIONE RISERVATA