Vino nuovo, autunno e castagne: quella del Törggelen è una tradizione antichissima, che risale al Medioevo quando, nel periodo appena successivo alla pressatura delle uve vendemmiate (il nome Törggelen deriva dal latino torquere, torchiare), i Buschenschank, le tipiche osterie contadine dell’Alto Adige, esponevano sulla porta d’ingresso una frasca verde (buschen) a segnalare il benvenuto al viandante.
L’antica tradizione del Törggelen
Ora questa tradizione del Törggelen è stata riscoperta in numerose valli dell’Alto Adige, nei masi e nei locali tipici del Renon, lungo la strada del vino Altoatesina e in Valle Isarco, con oltre 40 masi coinvolti nel Törggelen da Novacella vicino a Bressanone, a Naz Sciaves, Velturno, Chiusa, Villandro, Barbiano, Laion, che aprono le porte delle loro Stube grazie a una speciale sorta di licenza temporanea (ma alcuni sono aperti per periodi più lunghi e sono ottime trattorie tipiche regolari).
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I masi del Törggelen sono i cosiddetti Buschenschank, letteralmente le ‘osterie della frasca’, che producono e offrono vino proprio (e quindi da non confondere con lo Hofschank, l’osteria contadina) e mettono in tavola le specialità tipiche locali come merende di Speck con Schüttelbrot e piatti cucinati tipo Schlutzkrapfen, canederli, zuppa d’orzo, salsiccia casalinga con crauti e carni affumicate varie, le immancabili castagne arrostite, e ancora i salamini affumicati (kaminwurzen), i ravioli agli spinaci (schlutzer).
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Per un elenco dei masi aderenti si può cliccare qui.
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