Cassie de Pecol, 27 anni, statunitense del Connecticut, ama viaggiare e raccontare attraverso Instagram i luoghi che visita, ma questa biondina intraprendente ha fatto anche di più stabilendo un primato che è stato inserito nel Guinness World Records: ha visitato 196 paesi in 567 giorni. Un giro del mondo ad alta velocità che oltre a farla diventare la prima donna ad aver visitato tutti i paesi del mondo, l’ha fatta diventare anche quella che ci ha messo il minor tempo.
196 paesi, 567 giorni di viaggio e 255 voli
Il suo viaggio intorno al mondo è iniziato il 24 luglio 2015 ed è terminato il 2 febbraio di quest’anno. Un progetto che ha richiesto una raccolta di fondi in parte derivanti dal suo lavoro come baby sitter, altri arrivati grazie a sponsor privati. In totale Cassie ha preso 255 voli e questo viaggio, dove in qualche occasione ha dovuto superare anche qualche difficoltà, è stato anche ‘trasformato’ in un documentario dal titolo “Expedition 196”.
Una volta rientrata a casa ha deciso di stilare una sua personale Top Ten dei luoghi che l’hanno emozionata di più, anche se sconcerta un po’ il fatto che non abbia inserito nessun luogo europeo, quando il Vecchio Continente di emozioni è in grado di regalarne molte e intense. Probabilmente inseguire il record di velocità sacrifica la possibilità di prendersi un attimo di pausa e godersi appieno i luoghi, i panorami e le sue genti.
Una top ten che parte da casa
Il ranking di Cassie, partendo dalla decima posizione, pone gli Stati Uniti come luogo del cuore. “Il luogo dove sono nata, dove c’è la mia famiglia e dove c’è il mio cuore”, ha detto la de Pecol, aggiungendo che l’autunno nel New England è qualcosa che tutti al mondo dovrebbero vedere. Al nono e all’ottavo posto due paesi latinoamericani: Costa Rica e Perù. Dalla natura incontaminata e affascinante del Costa Rica alla bellezza, ai colori e alla forte emozione della foresta amazzonica, ma anche dell’imponenza di Machu Picchu.
Dalle porte blu di Sidi Blou Said alla Kava di Vanuatu
Al settimo posto la Tunisia e in particolare la città di Sidi Blou Said, caratteristica per i suoi colori e per la sua posizione dalla quale si domina tutto il litorale tunisino. Sesta posizione per l’Omán, un luogo “dove è possibile immergersi nel silenzio del deserto e delle montagne, conoscendo vita e cultura completamente diversa”. A seguire il Pakistan, paese dove non è stato facile entrare, ma che l’americana descrive come un luogo dove è possibile ‘sentire’ completamente la cultura asiatica. Prima del podio, al quarto posto, mette Vanuatu, arcipelago nell’Oceano Pacifico, luogo incantevole per la sua gente, per i suoi luoghi e anche per la Kava, antica bevanda nello stesso tempo energizzante e calmante.
Il gradino più basso del podio, nella personale classifica della viaggiatrice Cassie de Pecol, è occupato dalle Maldive (non era così difficile, n.d.r.) dove “c’è l’acqua più azzurra, la sabbia più bianca e le spiagge più belle al mondo”. Medaglia d’argento per il Butan, piccolo stato nella catena dell’Himalaya. Il luogo ideale per imparare il senso di una vita pacifica, dove ogni luogo è magico e dove è possibile camminare veramente in mezzo alle nuvole.
Al top la Mongolia e i suoi deserti in cui perdersi
Molto semplice la motivazione per il luogo che Cassie pone al vertice della sua classifica, la Mongolia, luogo dal paesaggio variegato. Da una parte il deserto, dall’altra le catene montuose e in mezzo la steppa. Un paese dove l’estate è mite, ma che in inverno ha temperature che scendono fino -60°. “Scelgo questa come migliore destinazione perché è un luogo dove puoi perderti nei deserti più remoti mentre cavalchi i loro cavalli selvaggi”.
Photo credits: Instagram/cassiedepecol; pixabay.com
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