La bici senza pedali più famosa è la Strider, che ha inventato la balance bike, ma ci sono anche della Chicco, di Decathlon e di numerose altre marche che, seguendo la tendenza del nord Europa, hanno cominciato da anni a produrre e vendere queste bici per bambini anche da noi.
Premesso che non ci sono opinioni univoche sul tema, la domanda che mamme e papà si pongono al momento di acquistare la prima bici per i propri figli è: queste bici senza pedali servono davvero per imparare ad andare in bicicletta? Come in tante altre cose legate alle attività motorie dei bambini ci sono pro e contro da valutare. Pro e contro che dipendono dalla personalità e dalle capacità dei bambini ma anche dallo stile di vita della famiglia e dal luogo in cui si abita.
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Balance bike: cosa sono le bici senza pedali e senza rotelle
Le balance bike, o bici senza pedali né rotelle, sono biciclette che non prevedono né tutta la trasmissione (pedali, pedivelle, corone e catena) né tantomeno le rotelle per mantenere in equilibrio bici e bambino evitando le cadute. In pratica c’è un telaio, due ruote, una sella e un manubrio. La progressione avviene con il bambino che, seduto sulla sella, spinge la bici con i piedi, pari o uno alla volta. Motivo per il quale sono anche chiamate push bike (biciclette a spinta) o run bike (biciclette con cui correre).
Come sono fatte le bici senza pedali
Indipendentemente dalla marca, ci sono alcune caratteristiche comuni tra tutte le bici senza pedali. Innanzitutto il telaio è normalmente in legno, alluminio o plastica. Ai genitori spesso piace il legno, che dà una sensazione di naturalezza e leggerezza: tuttavia spesso lo sterzo è poco saldo, perché fissato con una lunga vite, e anche altri snodi del telaio (per esempio quello con i forcellini posteriori o la stessa forcella anteriore) risultano un po’ “ballerini”. Le balance bike in alluminio sono quelle più simili a una bici vera e propria, al netto delle differenze di qualità costruttiva tra una marca e l’altra: sono leggere e normalmente durature, tanto che spesso passano dal figlio maggiore al fratellino oppure vengono passate ad amici e conoscenti. Quelle in plastica infine sono l’entry level della categoria, più simili a giocattoli che a vere e proprie bici, più inclini alla rottura e, spesso, anche meno guidabili.
Poi ci sono le ruote, che per lo più sono simili a quelle di una vera bicicletta ma spesso sono anche “piene”, quindi più rigide, pesanti e con meno ammortizzazione. Ma questa è una caratteristica con meno conseguenze sullo sviluppo delle abilità in bici dei bambini. Infine, nella stragrande maggioranza dei casi, le balance bike non hanno i freni, lasciando che il bambino arresti la bici appoggiando i piedi.
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Le bici senza pedali servono davvero per imparare ad andare in bici da piccoli?
Alla fine la vera domanda che i genitori normalmente si pongono è però questa: le bici senza pedali servono davvero per imparare ad andare in bici da piccoli? Bisogna fare un passo indietro e ripensare al modo in cui chiunque sia oggi adulto ha imparato ad andare in bicicletta. Normalmente si passa dal triciclo alla bici con le rotelle da cui poi si tolgono appunto le rotelle. Questa progressione comporta di solito due cose, una positiva e una negativa: la prima è che i bambini imparano da subito a usare in modo indipendente le braccia (per guidare) e le gambe (per spingere il triciclo o la bici con le rotelle); la seconda è che i bambini non sviluppano in modo anticipato il senso dell’equilibrio sulla bicicletta.
Basta guardare un bambino su una bici con le rotelle: quando curva le rotelle frenano la naturale inclinazione del mezzo e i bambini tendono a compensare la leva della rotella spostando il peso dall’altra parte, cioè all’esterno. Cosa che è controintuitiva e contraria a quanto accade in sella a una bici normale senza rotelle, anche per gli adulti: quando si sterza a sinistra (per esempio) si porta il peso a sinistra e si inclina il corpo nella stessa direzione, puntando spalle e testa verso dove si vuole condurre la bici. Insomma, con le bici a rotelle i genitori sono contenti perché si riduce il rischio di cadute ma i bambini imparano ad andare in bici in modo scorretto, posticipando a quando toglieranno le rotelle l’acquisizione dell’equilibrio e del bilanciamento corretti in bicicletta.
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Meglio le bici con le rotelle o le balance bike senza pedali?
Rispondere alla domanda se siano meglio le bici con le rotelle o le balance bike senza pedali è impossibile, tuttavia si possono fare alcune considerazioni che poi ciascuno deve calare nella propria realtà, ovvero capacità del bambino e stile di vita.
Una balance bike rende il bambino più autonomo: sedersi in sella e spingere con i piedi è forse meno divertente (sì, talvolta i bambini dicono che è meno divertente) ma più immediato, i bambini lo possono fare in casa, sui marciapiedi (senza timore di colpire con le rotelle oggetti e persone o di rimanere incastrati nei tombini o nelle feritoie) non capita che la ruota posteriore rimanga sollevata girando a vuoto e non c’è pericolo che la bici prenda velocità in discesa con il bambino che non riesce a governarla.
Ecco, se il timore di molti genitori è che le balance bike non hanno i freni, la risposta è implicita: non servono perché la velocità che si può raggiungere è commisurata alle capacità del bambino ed è molto più semplice arrestarsi appoggiando i piedi; le bici a pedali invece vanno sicuramente più veloci, grazie alla leva meccanica dei pedali e al rapporto di trasmissione, e nonostante i freni è più difficile fermarsi. Basta farci caso: i bambini cadono più spesso con le bici con le rotelle che non con le balance bike senza pedali.
I vantaggi nella crescita
E poi? E poi, quando il bambino sarà cresciuto, si tratterà di metterlo su una bici con i pedali ma metà del “problema” sarà già risolto: su una bici normale con i pedali il bambino non dovrà imparare l’equilibrio e il bilanciamento sulle due ruote, perché è già stato acquisito sulla balance bike, e dovrà “solo” imparare a pedalare. Con il vantaggio però di non andare in panico quando sente che nessuno lo tiene in equilibrio (perché questo è il trucco che tutti abbiamo usato per insegnare ai nostri figli ad andare in bicicletta). È anche per questo motivo che in molti le chiamano pre-bike, biciclette propedeutiche alla bici vera e propria.
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Quanto costa una bici senza pedali
I prezzi ovviamente possono variare e anche di molto, considerando le premesse fatte sulle loro caratteristiche. Una Strider costa normalmente intorno ai 110-120 euro; le Early Rider in legno sono anch’esse intorno ai 110 euro; le Bikestar (in alluminio, con ruote simil fat) tra i 60 e i 70 euro; le Chicco costano intorno ai 40 euro, così come quelle di Decathlon. Sotto questa cifra siamo decisamente nel mondo dei giocattoli più che di vere e proprie balance bike.
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