Camminare è un potente antistress, tanto che è diventato per molti proprio una filosofia di vita. Non a caso una delle più grandi scuole filosofiche dell’antica Grecia, fondata da Aristotele, era quella peripatetica dove peripatetikos si riferisce all’atto di camminare. Camminare per riflettere, per trovare in se stesso le giuste risposte.
Anche Socrate amava camminare e dialogare con i propri discepoli. Camminare apre la mente e permette di farsi abbracciare dal mondo che ci circonda e anche se lo si fa individualmente, non si è mai da soli.
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Camminare è un potente antistress, un’ abitudine quotidiana
Camminare mette in moto i nostri muscoli e scioglie possibili tensioni, è provato che scarichi una bella dose di endorfine, una scossa benefica che fa stare bene con se stessi. Camminare diventa così, oltre che un sano esercizio fisico, anche un potente strumento per combattere stati d’ansia e depressione, ma anche quel ‘malessere interiore’ che qualche volta ci assale e non sappiamo neppure perché.
Spesso non è facile, ma è fondamentale riuscire a ritagliarsi un momento da dedicare ad una bella camminata, che nel tempo, oltre a funzionare come antistress e tempo per riflettere, diventa anche un esercizio fisico che porta benefici.
Perché la camminata quotidiana produca i giusti effetti benefici, dobbiamo però fare in modo che in quel momento “tutto il mondo resti fuori”. Coccolarsi significa anche dedicare quel tempo a noi stessi e cercare quelle giuste connessioni con ciò che ci circonda e per farlo non dobbiamo avere distrazioni. Il cellulare se proprio non è possibile lasciarlo a casa, fate finta di non averlo portato.
Camminando il più possibile dove ci sono aree verdi il nostro cervello e il nostro corpo ne beneficiano. Molte ricerche hanno evidenziato come la natura sia un potente antistress e poter camminare facendosi abbracciare da essa diventa un’esperienza emozionale molto intensa. Se non abbiamo un parco vicino anche scoprire angoli magari sconosciuti della nostra città o del nostro quartiere sono ugualmente un momento di meditazione importante.
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Camminare, qual è il momento migliore per farlo
Verrebbe da dire sempre, ma effettivamente la tarda mattinata è quella nella quale la luce solare è più ricca e aiuta la produzione di vitamina D. Non sempre è possibile, allora cerchiamo di trovare il tempo per staccare da ciò che si sta facendo per dedicarlo ad una bella camminata. Bastano 10 minuti per ricaricare le pile. E’ anche importante bere, acqua magari sostenuta da un po’ di magnesio che aiuta. Fondamentale un abbigliamento comodo, così come comode devono essere le scarpe che indossiamo.
Camminare porta solo benefici
E’ sacrosanto che camminare migliora la circolazione, abbassa la pressione arteriosa e di conseguenza riduce i fattori di rischio d’infarto e di malattie cardiovascolari. Tiene in forma, fa dimagrire. Altro dettaglio, è gratis e lo si fa in ogni luogo e non bisogna prenotare!. Rilassa, ci mette di buon umore e se fatto in mezzo alla natura infonde un’energia speciale. Tutto deve avere la giusta misura e il giusto limite, ma come hanno scritto diversi ricercatori, camminare, specie in mezzo alla natura, aiuta a superare depressione e stati emotivi negativi come malattie e lutti.
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