Parlando di bambini a cavallo, da che età iniziare e quali sono i benefici dell’equitazione? Insomma, andare a cavallo fa bene ai bambini? Le domande sono sempre più diffuse, così come l’equitazione per i più piccoli, fra corsi, camp estivi, vacanze in cui si praticano cavalcate e passeggiate a cavallo. L’equitazione è un’attività ricca di benefici per i bambini che, a contatto con gli animali, si responsabilizzano. Andare a cavallo non è uno sport come gli altri, perché prevede la relazione con l’animale, che ha una forte valenza formativa, anche nei più piccoli. Abbiamo chiesto a Federica Storchi, istruttrice di equitazione per bambini, perché cavalcare fa bene già in tenera età.
Equitazione: il rapporto col cavallo è fondamentale
Giunti in scuderia, ai bambini vengono insegnate subito le regole fondamentali per il rispetto e la cura dell’animale con cui avranno a che fare. “Si instaura così una relazione di fiducia e responsabilità nei confronti del cavallo”, spiega l’istruttrice, “che impara a fidarsi del suo cavaliere, ed è fondamentale per vivere al meglio le lezioni di equitazione”. Non solo, anche il bimbo diventa sempre più sicuro di sé e si rende conto che l’equitazione non prevede soltanto il momento della lezione, ma anche, per esempio, tutte le fasi di preparazione dell’animale o la pulizia del cavallo, che diventa un gioco nei box con le spazzole e tutto l’occorrente.
Equitazione: un vero sport che sviluppa tutto il corpo
Capita spesso di sentir dire che chi pratica equitazione non faccia fatica perché “fa tutto il cavallo”. Errore! Non è così, andare a cavallo è uno sport a tutti gli effetti che dà benefici, se praticato con costanza, a tutto il corpo. “Sono tanti i muscoli che vengono sollecitati. Sicuramente quelli maggiormente sotto pressione sono gli addominali, i glutei e i muscoli delle gambe, che si contraggono soprattutto al trotto e al galoppo”, spiega Federica Storchi.
“Da non dimenticare ci sono anche i muscoli delle braccia che vengono sollecitati nel momento in cui si guida il cavallo. Ma praticare equitazione offre numerosi vantaggi anche nello sviluppo delle capacità condizionali come forza, resistenza, rapidità, e di quelle coordinative, come per esempio equilibrio e orientamento”.
Andare a cavallo non è uno sport individuale
Sono diverse le scuderie che oggi organizzano corsi di equitazione per bimbi di fasce di età varie. “Grazie al rapporto che si crea con il cavallo, il bambino migliora non solo a livello umano ma anche relazionale in quanto, a differenza di chi pensa che l’equitazione sia esclusivamente uno sport individuale, si sviluppano rapporti di amicizia, fiducia tra cavallo e cavaliere e collaborazione tra i bambini”, racconta la Storchi.
Cavallo: da che età iniziare a praticare equitazione?
“Si può iniziare ad avvicinarsi al mondo dell’equitazione già a quattro anni, prendendo questa attività in modo esclusivamente ludico e non come sport con fini agonistici”, spiega l’istruttrice, “la frequenza consigliata poi varia da bambino a bambino in base all’età, alla conformazione fisica e all’obiettivo che si vuole raggiungere. Come ogni sport la frequenza e la costanza aiutano a progredire più facilmente, ma soprattutto nei più piccoli è importante rispettare i loro tempi”.
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Federica Storchi, 25 anni, ha la passione per gli animali, specialmente per i cavalli, fin da quando era bambina. Ha iniziato a praticare l’equitazione da piccola e non ha mai smesso, trasformandola poi in un lavoro. Oggi insegna al Centro Ippico Stella di Legnano a bambini di tutte le età.
(foto sudtirol)
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