Una bici a pedalata assistita l’avete mai provata? La bicicletta è un sentimento. Salita, discesa. E poi ancora la salita, che la ami e la detesti, e via in discesa, a gareggiare con il vento. Un senso di libertà e un divertimento democratico. Per tutti, oggi più che mai. Ecco, perché dovete provare una bici a pedalata assistita. Siamo a Ferragosto e difficilmente potreste trovare un passatempo più coinvolgente.
Il decalogo della bici a pedalata assistita
Ma prima di partire, ecco i 10 comandamenti da seguire una volta in sella a una e-bike.
1. Provare subito una sgasata.
100-150-200 metri con il Turbo bastano per capire che quel giorno lì ci si sentirà come Ciccone sul Mortirolo. Attenzione però ad accontentarsi e a tornare a una velocità da crociera più consona per l’autonomia della batteria. Rimanere a corto di energia con uno di questi mezzi è una cosa poco consigliata, specialmente se ci si trova ad affrontare un passo o un sentiero dolomitico.
2. Non fare i “ganassa” (termine nordico per definire colui che agisce per mettersi in mostra, per fare il più bravo della classe)
Le e-bike sono fatte per essere usate come si deve. Una frase elementare per specificare che la batteria va usata altrimenti si rischia di fare veramente tanta fatica. Quelli che tengono la batteria sulla funzione più bassa probabilmente avrebbero fatto meglio a utilizzare una bici tradizionale.
3. Si pedala!
Le biciclette a pedalata assistita non sono dei motorini e, per quanto il grado di fatica possa essere dissipato, la gamba bisogna mettercela lo stesso. Se pensate di volervi mettere in sella e non fare nulla forse è meglio prendere una bella seggiovia e finire la giornata con le gambe sotto al tavolo del rifugio.
4. Non chiedere “Scusa”; banditi anche incitamenti del tipo “Dai che manca poco”
Regola di bon ton. Quando siete in salita, e vi capiterà di superare un altro ciclista che boccheggia e si affida ai Santi, non guardatelo con compassione e soprattutto non scusatevi. Ogni volta che un turista in e-bike si scusa con il suo collega “muscolare” fiorisce in quest’ultimo ogni tipologia di invettiva possibile.
Gli incitamenti poi sono da considerarsi come i supermercati al 24 di dicembre: meglio girarci alla larga.
5. Cascoooooo!!
Le biciclette a pedalata assistita raggiungono velocità che chi le utilizza probabilmente non avrebbe mai raggiunto da solo. Il casco è quindi obbligatorio. E sempre allacciato.Tanto in discesa quanto in salita!
6. Se siete con moglie o fidanzata la e-bike è concessa solo in presenza di bambini da trasportare
Una regola che si spiega da sola. Ciclista avvisato ciclista mezzo salvato.
7. Uguale alla regola n° 6 ma a parti invertite
Lo sappiamo che ci sono coppie dove lei è più forte di lui (come nel 99% delle altre circostanze). E questa è una realtà che noi uomini dobbiamo iniziare ad accettare.
8. Stare a bordo strada evitando i marciapiedi
Lato destro della carreggiata e in fila indiana. No marciapiedi. No gare clandestine stile film per strada. I 25 chilometri orari che si raggiungono in salita (e quelli molto più elevati delle discese) bastano e avanzano per creare pericoli non solo agli altri ma anche a noi stessi.
9. Concentrazione, non siete al parco divertimenti
Questo punto si lega in qualche modo alla regola numero 3. Utilizzare una e-bike non è sinonimo di mettersi nelle carrozze di quei trenini che girano nei parchi divertimenti in cui a un certo punto si può tirare fuori il cellulare o la action-cam per filmare. Siete per strada!
10. Godetevi la giornata
È bellissimo andare in bicicletta. Sia che essa sia una bici da strada o una mountain bike. Grazie alle e-bike il piacere di stare immersi nella natura e di vivere una giornata in sella è alla portata di tutti. Informatevi sui bike-rental più vicini al vostro albergo, campeggio o casa e prenotate una bici a pedalata assistita (fidatevi, vanno a ruba). Non ve ne pentirete.
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