La corsa in inverno è forse la prima vera sfida per ogni runner inesperto. Perché se hai appena cominciato a correre, cioè questa estate, ora che arrivano il freddo, le poche ore di luce e le strade scivolose, ti trovi davanti al grande dilemma: andare in letargo, sperando di riuscire a ricominciare la prossima primavera, o continuare a uscire a correre anche ora che il generale inverno sta calando la sua mannaia sulle nostre teste? La risposta è la seconda, ma a una condizione: di conoscere gli 8 errori classici che ogni runner inesperto ha commesso la prima volta che si è dedicato alla corsa in inverno. Quindi se non l’hai ancora imparato a tue spese, e non credi ai consigli del podista della porta accanto che ormai potrebbe andare a correre anche in Siberia a Gennaio, prendi nota del nostro elenco (e poi non dire che non te l’avevamo detto).
1. Vestirti troppo
L’equazione è semplice: ci sono 5°C, se esco a prendere il pane ho freddo, figurati se devo correre, allora mi vesto bene. Il che significa giacche imbottite, o molti strati, e in definitiva vestirti troppo. La regola per la corsa in inverno, empirica ma funzionante, è considerare che ci sono 10°C in più di quelli segnati dalla colonnina di mercurio. Fuori ci sono 5°C? Tu considera che ce ne siano 15 e vestiti di conseguenza. Soffrirai (un po’, non molto) il primo km, poi andrai via liscio che è un piacere.
2. Vestirti poco
Non coprirti troppo non significa nemmeno che sia come in estate. E quindi sì, anche vestirti poco è un problema, soprattutto se consideri il vento, o l’aria fredda, più che la temperatura. Idealmente vestirsi per la corsa in inverno significa un paio di pantaloni lunghi, una maglia termica a contatto con la pelle e una giacca antivento leggera. Il resto sono accessori in base alle preferenze.
3. Andare troppo lontano da casa
Pensa a questa eventualità: scivoli e prendi una botta, o una distorsione alla caviglia, e devi tornare a casa zoppicando al freddo senza più che il tuo corpo generi calore grazie al movimento. Oppure le condizioni meteo cambiano repentinamente e comincia a piovere di una pioggia gelata e fastidiosa. Quindi meglio non allontanarsi troppo da casa e se hai da fare per esempio 10 km, anziché allontanarti di 5 per poi tornare puoi fare un giro intorno a casa (che nel caso degli ipotetici 10 km potrebbe essere al massimo lontano non più di 1.6 km da casa).
4. Avventurarsi per i sentieri
Ok, il trail in inverno è bello, e sguazzare nel fango con intorno i boschi è una vera goduria. Ma forse è meglio prima fare una ricognizione perché ritrovarsi a non riuscire nemmeno a camminare per via di ghiaccio o fango potrebbe trasformare il sogno di una immagine da cartolina nell’incubo del tornare a casa con le pive nel sacco.
5. Usare le stesse scarpe estive
Se cambi i mocassini tra estate e inverno, perché non dovresti fare lo stesso con le scarpe per correre? Ce ne sono con la tomaia impermeabile (tipicamente con membrane tipo Gore-tex o Outdry) e con suole che meglio di altre si comportano su fondi bagnati, ghiacciati, fangosi o scivolosi. È come cambiare gli pneumatici, né più né meno.
6. Partire a tuono
Se il riscaldamento è sempre importante, in inverno ancor di più. E no, partire a tuono non è una buona idea, anche se il pensiero è quello di entrare subito in temperatura. Se non puoi dedicare del tempo a una regolare routine di riscaldamento, comincia a ritmo blando e poi aumenta l’intensità progressivamente: è il modo migliore per non imballare il tuo motore.
7. Non farti vedere
Le ore di luce al giorno sono poche e, a meno di non correre all’ora di pranzo, se hai un lavoro regolare potresti ritrovarti a correre prima dell’alba o dopo il tramonto. Per cui la prima cosa da fare è farsi vedere (la seconda è riuscire a vedere): quindi lampada frontale in testa, abbigliamento riflettente e magari anche una lucina al braccio, che non guasta mai. Sembri un albero di Natale? Meglio, se in linea con il mood del momento.
8. Dimenticare i guanti
Il freddo morde le estremità, e la ragione è semplice: che il nostro organismo reagisce per tenere al caldo gli organi vitali e risucchia sangue dalle estremità verso il centro. Ma se i piedi si scaldano, nelle mani di sangue ne scorre poco mentre corri e un paio di guanti è quello che ti serve, quasi ancor più di un cappello (che comunque potrebbe essere un’idea sostituire con un buff).
Photo credits: Flickr CC Maria Eklind
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