Secondo uno studio pubblicato dal Journal of American College of Cardiology correre una maratona fa ringiovanire di 4 anni, almeno dal punto di vista del sistema cardiovascolare e in particolare per quanto riguarda la pressione e l’indurimento delle arterie. La ricerca, condotte da University College of London e Barts Health NHS Trust, dice per la prima volta che correre una maratona, e ovviamente tutto il precedente programma di allenamento necessario, equivalgono a ringiovanire di 4 anni dal punto di vista dell’età vascolare, anche per chi non ha mai corso in vita sua. Anzi, i maggiori benefici sono stati riscontrati proprio nei soggetti maschi più anziani e con livelli maggiori di pressione sanguigna.
Preparare una maratona fa ringiovanire di 4 anni
Per capire come preparare una maratona fa ringiovanire di 4 anni bisogna considerare che l’irrigidimento arterioso è una conseguenza normale dell’invecchiamento che però comporta anche un aumento del rischio cardiovascolare in soggetti altrimenti sani, e un aumento della pressione del polso e del sovraccarico ventricolare che sono associati a demenza e malattie cardiovascolari e renali, anche in assenza di placca nelle arterie. Ma mentre i farmaci per la pressione sanguigna possono modificare la rigidità arteriosa nelle malattie cardiache accertate, questo non può avvenire nei soggetti senza diagnosi di ipertensione, per i quali si verificano più eventi cardiovascolari. L’esercizio aerobico regolare, come la corsa e la preparazione per una maratona, modifica significativamente lo stile di vita e ha implicazioni concrete sulla salute delle persone.
Lo studio sulla maratona che fa ringiovanire di 4 anni
Lo studio condotto da UCL e Barts Health NHS Trust ha preso in esame un gruppo di 138 persone che per la prima volta si preparavano per una maratona (nel dettaglio quella di Londra, del 2016 e del 2017) esaminandoli prima dell’inizio dell’allenamento e dopo il completamento della maratona per determinare se il rinforzo aortico correlato all’età sia reversibile grazie all’allenamento fisico e alla corsa. Le valutazioni includevano misurazioni della pressione sanguigna e misurazioni della rigidità aortica mediante risonanza magnetica cardiovascolare. L’età aortica biologica è stata determinata dalla relazione tra l’età del partecipante e la rigidità aortica a tre livelli dell’aorta. L’allenamento ha ridotto la pressione sistolica e diastolica di 4 e 3 mmHg, rispettivamente. Complessivamente, la rigidità aortica si è ridotta con l’allenamento ed è stata più pronunciata nell’aorta distale con aumenti della distensibilità del 9%. Ciò equivaleva a una riduzione di quasi quattro anni “dell’età aortica”. I pazienti più anziani hanno avuto maggiori cambiamenti grazie all’allenamento fisico, ottenendo il massimo beneficio tra i maschi e tra quelli che corrono con tempi più lenti.
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