Orsi in Italia: dove si rischia di incontrarli?

Trentino, Friuli Venezia Giulia e la zona tra Abruzzo Lazio e Molise sono quelle dove si trovano gli orsi in Italia e si rischia di più di incontrarli. Ecco cosa devi sapere e come fare quando un orso si presenta davanti a te

Orsi in Italia: dove si rischia di incontrarli

Gli orsi in Italia ci sono e, nelle zone in cui vivono, il rischio di incontrarli non è così improbabile. Anzi, è di questi giorni la notizia di un runner trentino ritrovato morto nel bosco con tracce di lotta e sangue per cui gli abitanti sospettano l’aggressione da parte di un orso, e negli ultimi anni si sono avute notizie di un orso che ha aggredito padre e figlio nella zona del Monte Peller in Trentino (orso che sarebbe poi stato avvistato anche da un ciclista, sempre nella stessa zona), di alcune predazioni da parte di un orso nella zona del Mortirolo, o di un orso che si è avvicinato a un escursionista a Cavedago in Val di Non.

Orsi in Italia: dove si rischia di incontrarli?

Secondo le ultime stime sarebbero poco meno di duecento gli orsi in Italia, prevalentemente in 3 aree distinte (il Trentino occidentale, la zona al confine tra Friuli Venezia Giulia, Austria e Slovenia, e l’Appennino centrale tra le regioni Abruzzo, Lazio e Molise).Orsi in Italia: dove si rischia di incontrarliAl di là degli allarmismi che scattano ogni volta che si ha notizia di un avvistamento (ricordate Daniza? Nell’occasione avevamo intervistato Kiki Marmori, la signora degli orsi), per non correre rischi nel caso di un incontro con l’orso è bene sapere non solo come comportarsi ma anche sapere le abitudini di vita di questo mammifero onnivoro.

Dove sono gli orsi in Italia?

Se oggi c’è ancora l’orso in Italia si deve al progetto “Life Ursus” di ripopolazione di questo plantigrado che, a inizio degli anni Novanta, era a serio rischio di estinzione nel nostro Paese. L’operazione “Life Ursus”, finanziata dall’Unione Europea, consistette nella cattura in Slovenia di 10 esemplari (7 femmine e 3 maschi) che poi vennero liberati nel nostro Paese. Ora il nucleo più numeroso si trova appunto in Provincia di Trento, nel Parco Adamello Brenta dove, come nella fascia di nord-est del Friuli Venezia Giulia, si trova il cosiddetto orso bruno alpino (Ursus arctos) mentre nel Parco Nazionale della Maiella si trova il cosiddetto orso bruno marsicano, che è sempre un Ursus arctos ma è una specie autoctona.orso-vicino

Come si comporta l’orso?

L’orso è un mammifero onnivoro di notevoli dimensioni (quelli nostrani possono arrivare a 2 metri per 130 kg di peso mediamente, le femmine hanno dimensioni ridotte) capace di muoversi molto velocemente negli ambienti in cui vive, prevalentemente boschi e foreste benché non disdegni di spingersi verso le zone agricole se in cerca di cibo. Normalmente, come tutti i selvatici, è un animale schivo, che rifugge l’uomo e che, se ne ha la possibilità, scappa o si allontana. Tuttavia in determinate condizioni può invece diventare aggressivo, e se un orso diventa aggressivo per l’uomo sono problemi seri, anche perché è velocissimo e può raggiungere i 50 km/h. Le situazioni in cui un orso può diventare aggressivo e pericoloso per l’uomo sono essenzialmente legate alla prole e alla fame.

 

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La stagione degli amori per l’orso bruno italiano cade a primavera inoltrata nei mesi di maggio e giugno, quando i maschi vagano alla ricerca delle femmine per accoppiarsi. Dopo l’accoppiamento maschio e femmina si separano, e la femmina rimane da sola a portare avanti la gestazione e il parto, che avviene normalmente tra dicembre e febbraio dando alla vita da 1 a 3 cuccioli di media che vivono con la madre per un paio d’anni.
I maschi, durante la stagione degli amori, le femmine, subito dopo il letargo quando sono in cerca di cibo e in compagnia dei cuccioli, ed entrambi in autunno, quando devono fare scorta di cibo per l’imminente letargo, possono avere in determinate circostanze comportamenti aggressivi verso l’uomo, anche qualora l’uomo non dimostrasse aggressività nei loro confronti ma si trovasse semplicemente sul loro cammino.

Di cosa si nutrono gli orsi in Italia?

Gli orsi sono onnivori, quindi mangiano anche carne, e al giorno arrivano a mangiare fino a 15 kg di cibo. In primavera, al risveglio dal letargo, mangiano piante, germogli e radici, e magari qualche animale, ma nonostante il lungo sonno non sono particolarmente affamati o nervosi. Con l’estate e il maturare della frutta invece potrebbero avvicinarsi ai centri abitati o alle zone agricole, in cerca di piccoli frutti come lamponi e mirtilli ma anche di frutta coltivata come mele e pere, e incontrarlo in quella situazione potrebbe essere un rischio, perché intento a mangiare e perché in un ambiente antropizzato e con limitate vie di fuga. Ma il momento in cui è più affamato e va nervosamente alla ricerca del cibo è l’autunno, quando si prepara al letargo e va nella cosiddetta fase di iperfagia, cioè mangia continuamente per accumulare grasso. Anche in questa fase potrebbe essere attirato da cibi che di solito non considera, come le pannocchie o l’uva, oltre che ovviamente dall’odore di cibo degli escursionisti o campeggiatori.

Dove si trovano gli orsi in Italia?

Detto come si comporta l’orso durante i diversi mesi dell’anno, e del cibo di cui si nutre, non sarà difficile prevedere dove si trovano gli orsi in Italia. Le aree maggiormente popolate sono quelle appunto del Trentino occidentale, del Friuli Venezia Giulia nordorientale e dell’Appennino centrale, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise soprattutto, ma anche nei parchi del Sirente-Velino e della Majella, e nella riserva Monte Genzana e Alto Gizio. Tuttavia gli orsi sono animali capaci di muoversi molto, e quindi non è improbabile incontrarli anche in zone relativamente limitrofe, appunto in cerca di cibo. E non bisogna pensare che l’orso sia un animale di alta montagna: il suo habitat naturale è quello dei boschi e delle foreste, quindi dal fondovalle, anche a quote modeste, fino al limitare della vegetazione, intorno ai 1500 metri o poco più.

Come comportarsi se si incontra un orso

Se si incontra un orso è bene sapere prima di tutto che tendenzialmente adotterà la tattica del falso attacco. Il falso attacco è un atteggiamento che consiste nel seguire l’uomo soffiando e digrignando i denti ma senza attaccare e mantenendo comunque una distanza di sicurezza. A un certo punto, avvicinatosi troppo all’uomo, l’orso si siede, si calma e poi torna sui suoi passi. Qualora invece l’orso non avesse vie di fuga e attaccasse davvero, è bene seguire i consigli di Alessandro de Guelmi, medico veterinario di Arco di Trento e Val di Ledro, che spiega nel dettaglio come comportarsi nel caso di un attacco da parte di un orso.
Foto di Bruno /GermanyRobert Balog da Pixabay

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