Gli orsi polari rischiano di scomparire entro il 2100 a causa dei tragici effetti del surriscaldamento globale.
Degli orsi (bruni e non polari) abbiamo più volte parlato: come bisogna comportarsi se ne incontriamo uno durante un trekking in montagna, quali sono le zone d’Italia dove è più facile incrociarli. E durante il lockdown per l’emergenza Coronavirus, approfittando del campo libero lasciato da noi esseri umani, questi animali straordinari si sono spinti addirittura in zone abitate.
La notizia più recente su questi giganti pieni di pelo, però, è a dir poco sconfortante. Secondo le ultime stime degli scienziati, infatti, entro il 2100 la maggior parte degli orsi polari presenti sul pianeta rischia di scomparire a causa della mancanza di cibo.
Perché gli orsi polari rischiano di scomparire entro il 2100: niente cibo a causa dei cambiamenti cimatici
Questa inquietante previsione è emersa in seguito a un importante studio pubblicato ieri sulla rivista Nature Climate Change. Analizzando la situazione attuale e mettendola in prospettiva con gli scenari futuri, i sei autori della ricerca hanno confermato che gli orsi polari faranno davvero fatica a sopravvivere a causa del surriscaldamento globale.
I cambiamenti climatici, infatti, continuano a privare questi animali della enorme quantità di cibo di cui avrebbero bisogno. Sarà molto difficile per loro resistere al freddo degli inverni artici mangiando poco, e il rischio è quello di assistere a una vera e propria strage nel giro di neanche cent’anni. Entro il 2100, spiegano gli esperti, le nuove nascite saranno gravemente compromesse o annullate, tranne forse nelle Queen Elizabeth Island, a nord dell’arcipelago artico canadese.
La difficoltà di questi animali di adattarsi a un nuovo ambiente: c’è il rischio estinzione
Questo tragico scenario potrebbe concretizzarsi nel caso in cui la temperatura della terra dovesse aumentare di 3,3 gradi rispetto all’epoca preindustriale. Secondo gli esperti, però, tutto ciò accadrà anche se l’uomo (grazie ai suoi interventi) dovesse limitare l’incremento della temperatura globale di 2,4 gradi (l’obiettivo dell’Accordo di Parigi è di 1,5 gradi). L’aumento del clima sta causando l’innalzamento del livello dei mari, mesi di siccità e ondate di calore anomale anche nelle zone più fredde del pianeta.
La minaccia, però, non risiede nell’aumento delle temperature in sé, bensì nell’incapacità degli orsi di adattarsi a un diverso tipo di ambiente nel giro di poco tempo: “È la sfida più difficile che gli orsi polari abbiano mai affrontato durante 1 milione di anni di storia evolutiva.”, spiega il dottor Steven Amstrup (leader dello studio e numero 1 di Polar Bears International) all’agenzia di stampa francese ‘AFP’, “se in qualche modo, come per magia, il ghiaccio marino potesse essere mantenuto nonostante l’incremento della temperatura, agli orsi polari potrebbe anche andare bene. Ma il problema è che il loro habitat si sta letteralmente sciogliendo”.
(Foto: Pixabay / Pexels)
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