Il Passo dello Stelvio in Valtellina è qualcosa di unico e mitico, ma il comprensorio di Bormio custodisce tre passi mitici non solo per i ciclisti ma per tutti coloro che vogliono trascorrere l’estate dove la montagna è natura, attività all’aria aperta, ma anche storia e memoria.
Sullo Stelvio, sul Gavia e sul Mortirolo si concentrano, infatti, sia alcune delle salite più dure da fare in bicicletta, quelle mitiche dei grandi campioni, che numerosi itinerari percorribili da tutta la famiglia, persino con i più piccoli al seguito sistemati comodamente nei carrellini delle e-bike. A piedi si possono inoltre raggiungere le sorprendenti testimonianze lasciate su queste vette durante la Guerra Bianca che, grazie all’App “Oltre le tracce della storia”, diventano memoria storica interattiva da scoprire in sei itinerari suggestivi.
Cosa fare questa estate nel Parco Nazionale dello Stelvio
Per vivere emozioni indimenticabili nella natura e scoprire il Parco Nazionale dello Stelvio a un ritmo lento, anche per l’estate 2024 ritornano gli appuntamenti con Enjoy Stelvio Valtellina, le speciali giornate di chiusura al traffico motorizzato dei passi alpini.
Per l’estate, alla chiusura ai motori dei mitici passi alpini che hanno fatto la storia del ciclismo, si aggiungeranno alcune nuove e inedite scalate in tutta la provincia di Sondrio. Infatti, oltre a Stelvio, Gavia, Mortirolo e Cancano, saranno percorribili in bicicletta, o anche a piedi, il passo della Forcola, il passo Spluga, il passo San Marco e Campo Moro.
Con l’Enjoy Stelvio Valtellina 2024, gli amanti delle due ruote non avranno che l’imbarazzo della scelta, soprattutto perché, senza traffico veicolare, si potrà respirare la natura a pieni polmoni. Dai ciclisti più sportivi, che vorranno cimentarsi con le imprese dei campioni del Giro d’Italia, alle famiglie, che potranno scegliere itinerari adatti anche alle biciclette a pedalata assistita attrezzate con carrellini per i più piccoli.
E c’è un lungo calendario di eventi per trascorrere giornate all’insegna dell’attività all’aria aperta, completamente immersi nella natura, sia per veri atleti delle due ruote che per ciclisti della domenica, le parole d’ordine sono aria pulita e natura incontaminata!
I passi epici per i ciclisti: Stelvio, Gavia e Mortirolo
I passi mitici del comprensorio di Bormio evocano scenari eroici agli amanti del ciclismo: qui i campioni hanno compiuto le gesta più leggendarie del Giro d’Italia!
Il più alto valico carrabile d’Italia, il Passo dello Stelvio, con i suoi 88 tornanti – 40 sul versante valtellinese e 48 su quello altoatesino – e con 1.533 m di dislivello da Bormio al Passo, è considerato una vera e propria “mecca” per i ciclisti scalatori. Teatro di spettacolari tappe del Giro d’Italia, è un tracciato interamente percorribile con la bici da corsa. Si tratta di una salita di circa 22 Km, la cui partenza è fissata a Bormio (1.225 m), con una pendenza media superiore al 7% e un tratto centrale che raggiunge il 13%.
Si devono affrontare ben 40 tornanti per raggiungere il passo a 2.758 m s.l.m., dove, anche in estate, è possibile trovare nevischio e freddo. Una sfida epica con sé stessi per sentirsi veri campioni!
Il Passo Gavia si raggiunge percorrendo una strada stretta, in alcuni casi impervia, ma con un fascino unico. Tracciata in epoca medievale, è completamente asfaltata da pochi anni. È stata lo scenario di immagini epiche legate al ciclismo, con tappe del Giro affrontate sotto copiose nevicate e, quando apre a maggio, i muraglioni di neve laterali alla strada sono impressionanti.
La strada che da Mazzo di Valtellina raggiunge il Passo del Mortirolo sul versante valtellinese, in poco più di 12 km, è una delle salite più prestigiose d’Italia, resa mitica dalle imprese di Marco Pantani. Le sue pendenze sono in alcuni punti davvero proibitive arrivando a toccare il 19%. Consigliata per atleti davvero esigenti.
I trekking storici nei pressi dei passi Stelvio e Gavia
Il Parco Nazionale dello Stelvio offre numerosi siti che conservano le tracce della Guerra Bianca. Questi sono custoditi in paesaggi dalla bellezza spettacolare: il contrasto tra storia, memoria e natura è un’occasione unica per vivere giornate in grado di suscitare forti emozioni.
“Guerra Bianca” è definita la Prima Guerra Mondiale combattuta alle quote più elevate. La prima linea si sviluppava per ampi settori al di sopra dei 3.000 metri, dove la neve la fa da padrona per lunghi mesi. Di quel tragico periodo restano numerose tracce, sotto forma di strade, di mulattiere militari, di trincee, di postazioni d’artiglieria ecc. Molte di queste testimonianze sono state recuperate dal Parco, ed è così possibile oggi, in uno straordinario scenario naturale, farsi una chiara idea di come si viveva – e si combatteva – durante la Grande Guerra sulle montagne.
Con la App “Oltre le tracce della storia”, questi luoghi di memoria sono raggruppati in sei sentieri tematici, all’interno di aree spettacolari del Parco Nazionale dello Stelvio. Procedendo lungo gli itinerari, in corrispondenza dei punti di interesse, sul dispositivo mobile arriva una notifica e, in automatico, appare l’immagine della cartina della zona, con la possibilità di attivare la descrizione audio e di vedere una serie di immagini storiche e ambientali. Grazie a una tecnologia alla portata di tutti, e a impatto zero sul paesaggio, è oggi possibile incontrare frammenti di storia e natura, cogliere dettagli poco appariscenti e guardarsi attorno compiendo un salto indietro nel tempo. Dove c’era il fronte, ancora oggi, sono visibili resti di trincee e villaggi militari.
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