Scarponcini da trekking The North Face Vectiv Exploris, la prova

Gli scarponcini da trekking The North Face Vectiv Exploris sono l’evoluzione del modello precedente, realizzati con tecnologia Futurelight, ma modificati per affrontare i cammini sulle lunghe distanze e l’escursionismo leggero in montagna.
Sono abbastanza leggere, ammortizzate e stabili, anche per camminare tutto il giorno. Una scarpa tuttofare completa e confortevole, anche se, proprio per la loro morbidezza, non adatta a salite troppo tecniche. Le abbiamo provate in diverse situazioni, rimanendo piuttosto soddisfatti.

Scarpe da trekking The North Face Vectiv Exploris, caratteristiche

Come le Vectiv Fastpack che abbiamo provato l’anno scorso, lo scarponcino Vectiv Exploris di The North Face ha tomaia in membrana Futurelight con cuciture termosaldate che impermeabilizza la calzatura mantenendola leggera e traspirante.
A differenza delle Cragstone Pro, più adatte all’avvicinamento, sono pensate per le camminate più lunghe in ambiente montano, anche se non su tratti eccessivamente tecnici.

Pesano 419 grammi l’una, un corpo solido che avvolge e protegge come un guanto qualsiasi tipo di piede (hanno larghezza D che si adatta a un’ampia gamma di forme di piede).
Una delle caratteristiche di spicco delle Exploris è l’intersuola: è di tipo rocker, per dare più spinta in avanti sui terreni, realizzata in schiuma Eva di media morbidezza. C’è un inserto a forcella nel tallone e nell’avampiede e una piastra in TPU per dare stabilità, maggiorata anche dalla piattaforma più ampia sotto al piede.
La suola è in gomma Surface CTRL con scanalature di 4 mm progettata per durare nel tempo.
Il tallone e la punta sono rinforzati per proteggere il piede dagli scivolamenti sui terreni rocciosi e bagnati.

Leggi anche

Come vanno le scarpe da trekking Vectiv Exploris di The North Face

Abbiamo provato le scarpe Vectiv Exploris in diversi trekking su sentieri di montagna e passeggiate lunghe. Abbiamo camminato su sentieri di erba, ghiaia, misto rocce, neve.
La calzata è davvero comoda fin da subito. Avremmo preferito stringhe più lunghe, anche se apprezziamo molto i ganci molto stretti che no fanno mai scappare le stringhe: una volta inserite non si sono mai slacciate.

Il taglio medio della scarpa è giusto per le escursioni lunghe: avvolgono una parte di caviglia senza irrigidirla troppo, permettendoci di muoverci con naturalezza e velocemente sui terreni regolari. La mescola EVA dell’intersuola ha una consistenza perfetta per camminare tutta la giornata senza stancare il piede: a fine trekking il piede non ha particolari traumi dovuti allo sforzo e non sento nemmeno la necessità di toglierle.

Il feeling con il terreno offroad è ottimo, senti una buona aderenza e senti anche la spinta in avanti della struttura rocker, un piccolo e piacevole surplus di energia.
Insomma, la morbidezza e il comfort di marcia sono davvero notevoli, ma c’è anche un rovescio della medaglia. Abbiamo affrontato passaggi un po’ più ostici e stretti, come salite e discese su scalinate molto irregolari di granito: lì l’appoggio a volte risulta un po’ troppo soft e nei cambi di direzione senti qualche punta di instabilità; devi procedere con particolare cautela per gestire la forza cinetica che ti spinge in avanti.

Nel complesso abbiamo trovato le Exploris delle ottime scarpe per il trekking regolare sulle lunghe distanze in tutte le stagioni e in tutti i climi. Sono complete e comodissime, forniscono energia, stimolano la velocità, proteggono il piede dalle intemperie e lo lasciano respirare senza stancarlo. È bene fare attenzione sulle salite più tecniche e impegnative, perché non danno lo stesso livello di protezione degli scarponcini da alta montagna, dalla struttura più alta e rigida.