Le lenticchie e Capodanno sono una tradizione che risale alla notte dei tempi. Da nord a sud, indipendentemente dal menù della notte dell’ultimo dell’anno, non può mancare in tavola un piatto di lenticchie. Cucinate in modi diversi, secondo le tradizioni regionali o locali, ma questi legumi sono immancabili sulle tavole degli italiani per la notte di Capodanno: il motivo è legato alla loro simbologia, che porterebbe prosperità, ed è una spiegazione che risale addirittura ai tempi dei Romani se non prima.
Lenticchie e Capodanno: portano fortuna e nutrono sano
Sono molte le spiegazioni circa la capacità di portare fortuna e prosperità delle lenticchie a Capodanno. Essendo dei legumi infatti sarebbero resistenti di natura, e quindi simboleggerebbero una lunga vita. E poi ricordano anche le antiche monete d’oro, e significherebbero simbolicamente i soldi. Nell’antica Roma era infatti abitudine regalare una borsa di cuoio chiamata “scarsella”, solitamente legata alla cintura, piena di lenticchie. L’augurio era che si trasformassero in monete, questo perché il nome della lenticchia deriva dal latino “lens”(“lente”), legato alla forma del legume che ricorda quella di una moneta.
La tradizione dell’antica Roma risalirebbe addirittura ai tempi della Bibbia, quando secondo il libro della Genesi, Esaù, rientrato affamato dalla campagna, vide Giacobbe che aveva cotto un piatto di lenticchie. Quando gli chiese da mangiare in quanto sfinito, Giacobbe chiese in cambio la primogenitura ed Esaù accettò.
Lenticchie: un nutrimento sano e completo
Ma le lenticchie sono un nutrimento sano tutto l’anno, che dovrebbe trovar posto sulle nostre tavole regolarmente, anche più volte la settimana, o in alternanza ad altri legumi.
Le lenticchie sono infatti un alimento ricco di proteine vegetali e carboidrati complessi, a basso contenuto di grassi e con una grande quantità di vitamine e sali minerali. Non a caso sono da sempre chiamate “la carne dei poveri” perché con il loro apporto di proteine, associato a una porzione di cereali, come ad esempio la pasta, il riso o del pane, fornisce all’organismo un profilo completo e quantitativamente adeguato di tutti i nutrienti necessari.
Inoltre le lenticchie, come tutti i legumi, sono un alimento ad alto contenuto di fibre, essenziali per il corretto funzionamento dell’apparato intestinale. Tra i micronutrienti ci sono poi ferro, fosforo e potassio, così come le vitamine del gruppo B, in particolare l’acido folico. E ancora, le lenticchie contengono buone quantità di antiossidanti, nello specifico di isoflavoni.
Lenticchie a Capodanno, lenticchie tutto l’anno
Come tutti i legumi, anche le lenticchie sarebbero da consumare regolarmente anche oltre il cenone di Capodanno. Secondo le linee guida nutrizionali i legumi dovrebbero trovare posto in tavola almeno 3 o 4 volte a settimana, in sostituzione di altre fonti proteiche come carne, pesce, uova e formaggi. Anche perché l’elevato contenuto di ferro rende le lenticchie un alimento perfetto per le persone affette da anemia, in alternativa alle altre fonti di questo micronutriente. Inoltre, la fibra alimentare contenuta (circa 11 grammi su 100 grammi di prodotto), si rivela importante per il controllo dei livelli di colesterolo ematico. Ma non solo: alcuni studi confermano un probabile beneficio per le persone affette da diabete, grazie alla migliore gestione dei livelli di zucchero nel sangue e del senso di sazietà. Infine, le lenticchie sarebbero da considerare uno degli alimenti cardine di un regime alimentare vegetariano o vegano, in quanto si presentano come un alimento ricco di quei nutrienti che spesso scarseggiano in un’alimentazione vegetale.
LEGGI ANCHE: Legumi e sport: i benefici e le controindicazioni
Photo by Frédéric Dupont / Christina Rumpf
©RIPRODUZIONE RISERVATA