Di castagne in Trentino ce ne sono tantissime, e non potrebbe essere altrimenti per una regione di montagna la cui agricoltura per secoli si è basata sui frutti di raccolta. Ora la castagna è un prodotto prelibato, protagonista di preparazioni culinarie non solo tradizionali ma anche ricercate.
Ovviamente raccogliere le castagne in Trentino è diventata anche una tradizione turistica per il periodo che va dalla fine di agosto a novembre inoltrato, con numerose sagre ed eventi dedicati al “cereale che cresce sull’albero” in praticamente tutte le valli della provincia.
Castagne in Trentino: dove trovarle e raccoglierle
Andare per castagne in Trentino, visitare le sagre, degustare le caldarroste o un vero e proprio menu a base di castagne è uno dei piaceri dell’autunno, ma anche a Trento e dintorni, come in tutte le zone di castanicoltura del nostro Paese, occorre rispettare il territorio e il lavoro delle persone, avendo ben presente che la raccolta delle castagne è regolata dall’articolo 624 del codice penale (in pratica il furto) e che non è necessario un cartello che indichi il divieto o la proprietà privata ma è chi raccoglie che deve informarsi se si tratta di bosco privato o pubblico e liberamente accessibile.
Avendo ben chiaro che le castagne sono una risorsa economica per chi coltiva e mantiene i castagneti, vediamo ora, valle per valle, dove andare a raccogliere le castagne in Trentino.
Val di Cembra
In Val di Cembra, a meno di 30′ di auto da Trento, Albiano è famosa soprattutto per la qualità delle sue castagne, grosse e dolci, oltre che per essere il paese del Porfido. I boschi nei dintorni un tempo erano prevalentemente di castagni, e la tradizione di questo frutto si è trasmessa fino ai nostri giorni: a fine ottobre ogni anno si tiene la tradizionale sagra della Castagnada Biana che oltre agli stand gastronomici prevede anche passeggiate nei castagneti e visite guidate (sempre meglio informarsi presso la locale APT).
Alto Garda Trentino
Non bastasse tutto il resto, compresi gli ulivi, nell’Alto Garda Trentino ci sono anche le castagne. Anzi, più che castagne, i marroni di Campi, una frazione di Riva che ha sviluppato un disciplinare rigido per un prodotto bio e da raccogliere rigorosamente a mano. La raccolta varia da comune a comune, in alcuni giorni è riservata ai residenti, in altri anche ai turisti che provengono da fuori comune, in generale vale il discorso del rispetto delle proprietà e tuttavia se i proprietari hanno già battuto le piante è in linea di massima sempre possibile raccogliere ciò che resta a terra (ma è sempre meglio chiedere conferma). In Località Monte Corno a Nago, a Drena e a Pranzo (Tenno) invece si tengono le sagre tradizionali più sentite di questo territorio.
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Parco Naturale del Monte Baldo
L’Altopiano di Brentonico, nel Parco Naturale del Monte Baldo, è la prima montagna che si incontra entrando in Trentino da sud. È famoso per essere il Giardino d’Italia, per la varietà della sua vegetazione, e per gli spettacolari panorami che si possono ammirare su Lago di Garda, pianura Padana e Dolomiti, tanto in estate quanto in inverno. Ma in autunno è anche la patria delle castagne, con i castagneti che si aprono i visitatori e i portici dei borghi che si animano di bancarelle di caldarroste e vin brûlé. Un indirizzo particolare?
La contrada di Castione di Brentonico, dove i castagneti secolari offrono castagne di qualità, grandi e dolci.
Valsugana
In Valsugana c’è una vera e propria Strada del Castagno, con percorsi tematici e castagneti disseminati da Roncegno Terme a Strigno: sentieri nei boschi, escursioni a tema, aziende agricole che consentono la raccolta (a pagamento) e ovviamente eventi, feste e sagre a tema sono il menù tipico di questa zona nei dintorni di Borgo Valsugana per tutto l’autunno. Altra zona interessante per la raccolta delle castagne è quella di Castagné, sulle pendici orientali del Monte Marzola, che separa appunto la Valsugana dalla Valle dell’Adige.
E tra una castagna e l’altra ci si può riposare ammirando il panorama sul sottostante Lago di Caldonazzo. In alternativa un bel percorso facile e pianeggiante da fare con i bambini è quello che da Caldonazzo porta alla Torre dei Sicconi, sulle pendici del Monte Rive, con belle vedute sul lago e tantissimi castagneti ai bordi della carrozzabile sterrata.
Valle del Chiese
Anche la Valle del Chiese ha una lunga tradizione di castanicolutura ed è una buona meta per andare a raccogliere le castagne in Trentino. Oggi le castagne non sono più mezzo di sussistenza per superare l’inverno in assenza dei prodotti dell’orto, ma i castagni rimangono a segnare il territorio e i frutti si trovano con varietà interessanti, come il marrone, con pasta fine e gusto intenso, che si trova sopra i paesi di Darzo e Lodrone, il “podet”, la varietà locale che si trova nei dintorni di Riccomassimo, e l’antica “favaröla” o la castagna di San Michele coltivate nella zona di Daone, nella cui valle peraltro si tengono le più importanti sagre della zona dedicate alle castagne.
Foto di Carlo Armanni da Pixabay
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