Può capitare che ci sia un hotel sul confine tra due comuni. Probabilmente ci sono decine di esempi in tutta Italia. Immaginiamo che possa accadere anche con grandi edifici scolastici, enormi centri commerciali, ospedali e supermercati. Non avevamo ancora sentito però che si dovesse andare da un lato all’altro della struttura portando con sé l’autocertificazione, come richiesto dall’ultimo Dpcm: la soluzione sembrerebbe alla portata di qualsiasi individuo dotato di buon senso ma l’individuo soggetto alla burocrazia, spesso, perde.
Succede infatti che l’Ermitage Medical Hotel, una importante struttura termale frequentata non solo da anziani con i reumatismi ma anche da atleti che con acqua e fanghi accelerano la riabilitazione e il ritorno all’attività, si trovi metà sul territorio del Comune di Abano Terme e metà su quello di Teolo, in provincia di Padova. La struttura ha avuto la fortuna finora di essere in Veneto, una regione che nella seconda ondata è sempre stata gialla e non ha mai impedito ai suoi abitanti di muoversi di Comune in Comune (se vuoi sapere dove sono tutte le piste da fondo del Veneto, clicca qui).
L’hotel sul confine tra due comuni: il problema di pone ora…
…o meglio, si porrà nelle giornate del prossimo 25, 26 e 31 dicembre, quando secondo l’ultimo Dpcm servirà un valido motivo di estrema necessità per attraversare i confini comunali e una autocertificazione compilata che lo attesti. Come riportato dal Gazzettino di Padova, in albergo bisognerà autocertificarsi “per portare le lenzuola pulite dalla lavanderia alle stanze, per andare dalla reception al parcheggio o per trasportare i bagagli dal parcheggio alle suite”. Viene da chiedersi se ci sia anche qualche stanza proprio sul confine dei due comuni.
Una situazione paradossale
La faccenda dell’autocertificazione – che non è ancora stata risolta dalle autorità – fa il paio peraltro con l’obbligo di non servire la cena del veglione a una comunità di clienti stanziali che hanno pranzato insieme solo otto ore prima e faranno ancora colazione insieme dodici ore dopo. Questa storia dell’hotel diviso tra Abano e Teolo lascia l’amaro in bocca, soprattutto ai protagonisti, e dà l’idea di come tutti facciano fatica a lavorare in questo periodo. La domanda finale è quindi? Quante altre storie di questo genere sentiremo prima del 25? Quante di queste troveranno una soluzione veloce e indolore?
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