Da lunedì 15 si potrà di nuovo andare a sciare. Non in tutte le regioni (solo quelle in zona gialla) e non in tutti i comprensori (alcune regioni hanno deciso un calendario scaglionato, alcuni comprensori hanno deciso autonomamente quando riaprire: le date in questo articolo). Ma anche dove riapriranno tutte le piste da sci e saranno rimessi in funzione tutti gli impianti di risalita (decisione che compete ai gestori) andare a sciare da febbraio 2021 non sarà la stessa cosa che in passato. In particolare per quanto riguarda l’accesso ai rifugi, l’uso delle mascherine e le prenotazioni degli skipass. Con la regola generale che è confermato il divieto di spostamento tra le regioni. Quindi non solo chi non è in zona gialla non può andare a sciare in un’altra regione, ma anche chi è in zona gialla può sciare solo nella propria regione. E poi c’è il problema dei comprensori a cavallo di due regioni, per cui varranno specifici accordi bilaterali da verificare di volta in volta.
Rifugi sulle piste da sci: le regole
Per i rifugi sulle piste da sci valgono le stesse regole dei ristoranti e dei bar in zona gialla. Quindi orario di apertura dalle 5:00 alle 18:00, ben più ampia cioè della normale apertura degli impianti da sci. Ci potrebbe tuttavia essere il caso delle aperture serali delle piste illuminate, e in questi casi è bene sapere che dopo le 18:00 i rifugi possono fare solo vendita d’asporto. Colazioni, pranzo e merende quindi sono possibili. Poi però anche nei rifugi, come nei ristoranti e bar, al tavolo non possono sedere più di 4 persone non conviventi, i tavoli devono essere correttamente distanziati per garantire la distanza minima di almeno un metro tra un cliente e l’altro (il che, data la conformazione dei rifugi, potrebbe ridurre i posti sedere rispetto al passato) e gli esercenti devono indicare il numero massimo di persone che possono accedere al locale contemporaneamente. Inoltre in attesa della consumazione e non appena terminata c’è l’obbligo di indossare la mascherina.
Mascherina sulle piste da sci: obbligatorio averla con sé
A proposito della mascherina sulle piste da sci, è obbligatorio averla con sé. Non è obbligatorio indossarla mentre si scia – lo sci è considerata attività sportiva individuale e quindi valgono le stesse regole per chi corre o fa ciclismo – ma è obbligatorio indossarla nei rifugi e sugli impianti di risalita. Obbligo di indossare la mascherina e non valgono sciarpe, buff o passamontagna: i gestori senza la mascherina potrebbero impedire l’accesso agli impianti. Attenzione: obbligo di mascherina chirurgica, quindi non valgono le cosiddette mascherine di comunità. Peraltro l’accesso agli impianti di risalita sarà concesso con modalità diverse a seconda che si tratti di impianti “chiusi” (cabinovie, funivie e seggiovie con calotta) o aperti (seggiovie senza calotta o skilift): tutte le specifiche sono dettagliate in questo nostro articolo ma la regola generale è che gli accessi saranno contingentati ed è quindi caldamente consigliato prenotare in anticipo.
Prenotazioni per andare a sciare: cosa significa?
Le prenotazioni per andare a sciare non sono obbligatorie per legge, ma facendo un giro sui siti dei diversi comprensori sono sempre consigliate. Cosa significa? Significa che gli accessi agli impianti e alle piste da sci saranno contingentati in misura del 30% o 50% rispetto alla portata massima oraria degli impianti (cioè sostanzialmente del numero massimo totale di skipass abitualmente vendibili). Cioè, in parole povere, saranno venduti solo 1/3 o la metà degli skipass e c’è il rischio di arrivare alle casse e dover tornare a casa. La cosa migliore quindi è prenotare in anticipo la propria giornata, o weekend, o settimana sulle piste da sci: praticamente tutti i comprensori lo rendono possibile dal proprio sito Internet, con modalità diverse (spedizione a casa dello skipass, ritiro in cassa, etc). Ma oltre alle singole tessere magnetiche ricaricabili di ciascun comprensorio sciistico c’è anche la possibilità di comprare degli skipass ricaricabili online che valgono in diversi comprensori (non tutti, dipende dagli accordi commerciali, ma sicuramente molti): funzionano un po’ come le carte di credito e li trovate con il dettaglio delle località che aderiscono a ciascun circuito e i prezzi in questo articolo.
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