Piscine all’aperto dal 15 maggio, palestre dal 1 giugno: si tratta delle due date comunicate da Roberto Speranza, Ministro della Salute, durante la conferenza stampa odierna. Le palestre e le piscine sono ormai chiuse da circa sei mesi a causa dell’emergenza Coronavirus, ma l’attesa è quasi finita e finalmente il Governo ha fatto chiarezza sulle riaperture.
Non si tratta di date certe al 100%, essendo parte di una road map “che ci accompagnerà e che monitoreremo passo dopo passo”, ha chiarito Speranza. Tuttavia, sono finestre temporali importanti per permettere a queste attività di organizzarsi a dovere.
Le date delle riaperture: 15 maggio piscine all’aperto e spiagge, 1 giugno palestre
“L’idea che abbiamo è che dal 15 di maggio possano riaprire le piscine all’aperto, che dal primo di giugno si possano attivare alcune attività connesse alle palestre”, ha detto Speranza. Il 15 maggio, oltre alle piscine all’aperto, secondo quanto riportato da Repubblica riapriranno anche gli stabilimenti balneari.
Per le palestre, e probabilmente anche per le piscine al chiuso, bisognerà attendere il primo giugno, dato che nei luoghi al chiuso il rischio di contagio è nettamente più alto rispetto ai luoghi all’aperto. Un’altra data chiave comunicata da Speranza è quella del 26 aprile, quando torneranno le zone gialle.
Cosa hanno proposto le regioni per le riaperture
Le regole per riaprire palestre e piscine non sono ancora state comunicate, anche perché il Comitato Tecnico-Scientifico (CTS) deve ancora esprimersi. Nella giornata di giovedì, però, la Conferenza delle Regioni ha pubblicato un documento ufficiale con delle proposte in merito alle modalità di riapertura non solo di bar, cinema, ristoranti e teatri, ma anche di palestre, piscine e centri termali.
Le idee delle regioni non si discostano eccessivamente dalle regole imposte nelle riaperture del 2020 dopo il primo lockdown: sia in palestra sia in piscina gli addetti ai lavori dovranno contingentare gli ingressi e prediligere gli accessi regolati dalle prenotazioni, mentre la distanza minima da mantenere sia negli spogliatoi sia mentre si fa attività fisica sarà di due metri.
Anche queste non sono regole definitive perché a decidere sarà il Governo, ma si tratta comunque di indicazioni fondamentali per capire come potrebbero funzionare le riaperture di questi luoghi adibiti allo sport.
–Qui potete leggere le proposte delle regioni sulla riapertura delle palestre
–Qui potete leggere le proposte delle regioni sulla riapertura delle piscine
–Qui potete leggere il documento ufficiale della Conferenza delle Regioni
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