7 Cammini poco famosi in Italia per scoprire i viaggi a piedi

La Via Amerina, il Cammino delle Pievi, San Giacomo, San Vicinio, Sant'Antonio, San Francesco di Paola e la Via Priula: perchè scegliere un cammino italiano poco noto e non necessariamente lungo è un ottimo modo per scoprire cose nuove e provare davvero il brivido del viaggio

7 Cammini poco famosi in Italia per scoprire i viaggi a piedi

Ci sono sempre più Cammini poco famosi in Italia, percorsi poco affollati e anche brevi, che ci permettono di scoprire i viaggi a piedi
Non solo quindi la Via Francigena o il Cammino di Santiago per scoprire i viaggi a piedi. Certo i grandi cammini hanno il vantaggio di essere molto conosciuti ed è facile recuperare molte informazioni. Ma forse per avvicinarsi al turismo lento si può partire da altri cammini poco famosi, per molti aspetti più accessibili nonché anche più vicini, oltre che probabilmente meno frequentati.

7 Cammini poco famosi in Italia per scoprire i viaggi a piedi

Il turismo lento e i cammini ‘meno famosi’ sono una specie di presa di confidenza con l’arte del cammino, per avvicinarsi a questo modo di scoprire il mondo a passo lento. Come questi 7 cammini poco famosi in Italia, dall’Alto Adige alla Calabria.

1. Via Amerina – Cammino della Luce da Perugia a Roma

Bisogna immaginarsi la vita tra il VI e il VII secolo dopo Cristo, quando tra l’Esarcato di Ravenna e il Ducato Romano c’erano i territori occupati dai Longobardi. Qui in mezzo correva il Corridoio Bizantino, di cui la Via Amerina – Cammino della Luce ripercorre il tracciato almeno nel tratto tra Perugia e Roma. Si attraversano i comuni di Amelia, Orte e Gallese, dono del Re Liutprando dei Longobardi a Papa Zaccaria e primo passo della nascita dello Stato Pontificio.
La Via Amerina – Cammino della Luce è un cammino di 220 km fattibile sia a piedi che in bici.
Per lunghi tratti affianca il corso del Tevere, altrove ci si trova a camminare sulle antiche strade ricavate dal tufo conosciute come ‘tagliate falische’.
Ovviamente non mancano i parchi a vocazione naturalistica oltre alle emergenze archeologiche.E ovviamente, passando per Assisi, non mancano i collegamenti e le sovrapposizioni con i vari cammini di San Francesco e gli altri cammini religiosi della regione. La descrizione dettagliata delle tappe sul sito www.camminodellaluce.it

2. Cammino delle Pievi in Carnia (Alpi Carniche)

Più che un cammino un itinerario ad anello per lo più montano. Quindi un trekking anche in quota che si appoggia per lunghi tratti alla sentieristica C.A.I.
I km complessivi sono circa 280 fattibili solo a piedi, è nato come cammino spirituale tra le Pievi storiche della Carnia e ispirandosi a quello di Santiago de Compostela. Ma ovviamente nulla vieta di farlo a tappe.
A questo proposito per avere informazioni più dettagliate su dislivelli, lunghezze e difficoltà si può fare riferimento al sito www.camminodellepievi.it.

3. Cammino di San Francesco di Paola (Calabria)

L’altro San Francesco, quello da Paola, a cui è dedicato questo cammino di poco più di 100 km che ripercorre i passi dell’eremita in due diverse varianti. Una è quella detta Via del Giovane, che dal Convento di San Marco Argentano, dove Francesco visse per un anno durante la sua infanzia, raggiunge il Santuario di San Francesco di Paola.7-cammini-poco-famosi-in-italia-per-scoprire-i-viaggi-a-piedi-san-francesco-di-paola-calabria L’altra la Via dell’Eremita che parte dal Santuario di Paterno Calabro, tra i pochi eretti da San Francesco in persona, fino a raggiungere Paola. Entrambi attraversano territori rurali e poco conosciuti. La cosa interessante è che oltre che a piedi e in bici si può fare anche a cavallo.
Per informazioni su tappe, ospitalità e la figura del santo eremita ci si può rivolgere al sito www.ilcamminodisanfrancesco.it

4. La Via Priula, da Chiavenna a Piazza Brembana

Alla fine del Cinquecento il podestà veneto di Bergamo, Alvise Priuli, fece costruire una strada che unisse i territori della Serenissima con i Grigioni. Passando per la Valtellina e senza toccare i territori del Ducato di Milano, al tempo ostile.
Dopo il Trattato di Campoformio nel 1795 il cammino non aveva più ragione d’essere e cadde in disuso, fino a essere riscoperto in tempi recenti come itinerario turistico tra le Prealpi lombarde.
Il punto di massima quota è il Passo San Marco, ovviamente non mancano i punti di osservazione del lago di Como.
I 140 km si possono percorrere tanto a piedi quanto in bicicletta. Informazioni più dettagliate si trovano sul sito www.in-lombardia.it/via-priula

5. Cammino di San Vicinio

Più che un cammino è un percorso circolare tra Emilia-Romagna e Toscana lungo la valle del Savio, il crinale tosco-romagnolo, la valle del Rubicone e il Montefeltro. Con partenza e arrivo dalla millenaria Basilica di San Vicinio a Sarsina.
Il Cammino di San Vicinio è un itinerario relativamente recente, dato che è stato inaugurato nel 2008 in ricordo del primo vescovo di Sarsina, è decisamente accessibile dati i modesti rilievi. Si snoda sui sentieri e le mulattiere che conducono all’eremo di Camaldoli, attraversano le Foreste Casentinesi e conducono al Santuario della Verna.7-cammini-poco-famosi-in-italia-per-scoprire-i-viaggi-a-piedi-san-vicinio È sostanzialmente la riscoperta di una delle tante varianti della via Romea Germanica che consentiva ai pellegrini di valicare l’Appennino collegando la pianura Padana a Roma. Tappe, distanze e altre informazioni storico-culturali sul sito www.camminodisanvicinio.it

6. Cammino di Sant’Antonio – Dal santuario de La Verna a Padova

Il cammino unisce i punti tra i luoghi più importanti della vita di Sant’Antonio da Padova, collegando la città veneta con La Verna e l’omonimo santuario.
La partenza canonica è dalla Basilica di Sant’Antonio a Padova e il cammino tocca i luoghi che hanno ospitato il santo nei suoi ritiri spirituali. È ovviamente un cammino molto lungo, che si può fare analogamente ai grandi cammini spirituali ritirando la “Credenziale del pellegrino”. Il documento rilasciato gratuitamente dai Frati Francescani Minori Conventuali permette l’accesso alle strutture che offrono ospitalità, oppure se ne possono scegliere alcuni tratti partendo dal sito www.ilcamminodisantantonio.org. La cosa affascinante è che nel suo dipanarsi il Cammino di Sant’Antonio incrocia molti altri cammini italiani come la Via degli Dei, vari cammini francescani, il Cammino di Dante e diverse diramazioni delle vie Romee.
Per un contatto più soft con il cammino di Sant’Antonio si può fare quello conosciuto come L’Ultimo Cammino, una tappa aggiuntiva di 24 Km da Camposampiero a Padova. Ripercorre l’ultimo viaggio compiuto dal Santo poco prima di morire presso la cella del Santuario dell’Arcella.

7. Cammino di San Giacomo – Jacobsweg Südtirol

San Giacomo è Santiago, e il Cammino di San Giacomo o Jacobsweg Südtirol è la variante tirolese austriaca del Cammino di Santiago di Compostela. Che entra in Italia e collega Prato alla Drava a Bolzano, attraversando da est a ovest l’Alto Adige. Facendolo invece da ovest a est si può entrare in territorio austriaco fino a Innsbruck percorrendo lo Jacobsweg Tirol.
È un cammino ma si può fare anche in bicicletta dato che il percorso segue sostanzialmente le le ciclabili altoatesine della Drava, della Pusteria e della Valle Isarco, sino al Brennero.7-cammini-poco-famosi-in-italia-per-scoprire-i-viaggi-a-piedi-cammino-san-giacomo-trentino Lungo il percorso ci sono ancora gli ospizi, i monasteri e le abbazie che davano ospitalità e aiuto ai pellegrini che valicavano le Alpi percorrendo la Via Romea Germanica per raggiungere Roma o in pellegrinaggio verso Santiago de Compostela. Tutte le informazioni sul sito www.jakobswegsuedtirol.it
foto: ilcamminodisandrancesco.it, jakobswegsuedtirol.it, parcoforestecasentinesi.it

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