Specialized Crux, modello storico da ciclocross del marchio USA, muta pelle e diventa la gravel più leggera al mondo, almeno stando ai dati comunicati dal costruttore. Ed è in qualche modo una mutazione di genere per il gravel, che da filosofia di vita votata all’avventura e all’esplorazione sta diventando anche competizione, e quindi cerca modelli sempre più performanti. In pratica: Gravel Performance.
Specialized Crux, dal ciclocross alla gravel più leggera al mondo
Specialized è partita dalla tecnologia della Aethos e l’ha applicata al mondo gravel, scoprendo di riuscire a creare una connessione profonda e intima con tutte le superfici del gravel. In particolare quando si tratta di divertimento e gare endurance su sterrato variabile.
E se la Aethos con un telaio di soli 585 grammi era la bici da ciclocross più leggera al mondo, così la Specialized Crux diventa la gravel più leggera al mondo, agile in salita e in discesa, leggera su ogni terreno, e con un peso davvero minimal (dicono meno della borraccia piena, almeno per quanto riguarda il telaio). Tecnicamente questo è stato possibile con sovrapposizioni della fibra di carbonio più lunghe e continue, e con un posizionamento più consistente. Quindi meno strati di fibra di carbonio ma la stessa, se non superiore, resistenza al carico. Semplice ed elegante.
Oltre alla leggerezza Specialized si è focalizzata anche sul passaggio ruota, che è sempre un aspetto discriminante per ogni gravel: la Crux può montare ruote 700 x 47c o 650b x 2,1, ha un fodero orizzontale sul lato trasmissione dritto e cavo (diverso da quello della Diverge) e consente guarniture gravel 1x o 2x specifiche per questa tipologia di bici. Tutto a favore della maneggevolezza e della flessibilità dell’esperienza di guida, potendo giocare anche sulla scelta degli pneumatici.
Il concetto cruciale diventa quindi il “Rapporto Passaggio ruota / Peso”, assumendo che le possibilità di una bici gravel come la Specialized Crux votata alla performance sia la combinazione di un telaio ultraleggero e di tanto spazio per gli pneumatici.
Al telaio leggero è abbinato poi un reggisella più comodo, che in combinazione con le forme dei tubi crea una maggior sensazione di comfort nelle situazioni tipiche del gravel, senza compromettere reattività ed elasticità.
Altre caratteristiche distintive della Specialized Crux sono un reach più lungo di 10 mm per ripartire meglio il peso, un attacco manubrio più corto, lo Stack basso che favorisce una posizione aggressiva, e un movimento centrale da 72 mm è che offre stabilità e sicurezza senza compromettere l’agilità nei tratti più stretti e tortuosi.
La leggerezza ha comunque un prezzo, e lo stile minimalista della Aethos nella Specialized Crux si concretizza nella rimozione dei supporti per il portapacchi, del parafango e delle borse: guida essenziale, diretta e naturale a discapito ovviamente della versatilità avventurosa di buona parte del segmento gravel. Ma per quello, in casa Specialized, c’è la Diverge, che è la gravel più versatile, capace e confortevole del marchio americano.
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