I Cammini da fare a novembre in Italia sono diversi: in autunno la natura dà il suo meglio, il clima è ancora spesso tiepido e sui sentieri in Italia c’è poca gente. Per alcuni percorsi è il mese ideale.
I boschi sono nel pieno del foliage e i borghi, meno affollati, sono più adatti ad accogliere chi fa trekking e a coccolarlo.
Dopo i cammini da fare a ottobre in Italia, anche novembre è uno dei mesi ideali per fare escursioni brevi o lunghe a piedi e trekking sui sentieri più belli del nostro paese.
Che è il modo migliore per conoscere meglio il nostro territorio: non solo la natura e i borghi, ma anche le tradizioni e le persone che abitano i luoghi da cui passiamo.
Ecco la nostra scelta sui cammini migliori da mettere in programma e organizzare a novembre.
I Cammini da fare a novembre in Italia, gli 8 percorsi migliori
La nostra scelta sui cammini migliori da fare a novembre in Italia si basa sul clima e sulla praticabilità dei territori: nelle zone del Nord Italia la Così potrebbe essere una buona focalizzarsi itinerari che si sviluppano lungo le coste, i laghi e le zone del Centro e Sud Italia, che fra l’altro in autunno sono meno affollate.
Ecco le nostre scelte: se vuoi puoi approfondire andando alle pagine in cui li descriviamo più nel dettaglio e in cui raccontiamo le nostre esperienze nel percorrerli.
Buon cammino!
1. Sentiero dell’Inglese, da Pentedattilo a Staiti (Calabria)
L’itinerario si inoltra e inerpica sulle colline davvero aspre e selvagge di questa parte di Calabria, in un salto indietro nel tempo davvero magico e suggestivo. C’è anche l’occasione di conoscere la cultura grecanica, dove vivono ancora lingua e costumi ereditati dalle colonie della Magna Grecia: imperdibili la cucina e i folkloristicissimi balli!
Le 7 tappe esplorano borghi caratteristici, città fantasma, foreste e formazioni geologiche sorprendenti.
Il sentiero non è completamente segnato, ma ci sono le targhe metalliche con il simbolo del viandante e i segnali rosso-bianco.
Scaricate comunque le tracce gps.
Percorso: Pentedattilo-Staiti
Lunghezza: 110 km
Tappe: 7
Informazioni: sentierodellinglese
2. Sentiero degli Dei, da Agerola a Positano (Campania)
Sono solo 9 km circa, da percorrere in una giornata, ma il Sentiero degli Dei (da non confondere con la Via degli Dei he va da Bologna a Firenze) è una perla. Si snoda sui Monti Lattari con un sentiero panoramico nel bel mezzo della Costiera Amalfitana, considerata una delle vie più belle del mondo.
Gli dei dell’Olimpo scesero qui per salvare Ulisse dalle Sirene, da qui il nome della via, che è davvero divina: l’azzurro del mare, Capri, le grotte, i borghi marinari e uno skyline naturale che lascia senza fiato.
Ci sono due sentieri in realtà, alto e basso: quello più in basso è meno impegnativo.
Bellezza pura, da fare e rifare e rifare.
Percorso: Agerola-Positano
Lunghezza: 9 km
Tappe: 1
Informazioni: sentirodeglidei.net
3. Sentiero del Viandante, da Lecco a Colico (Lombardia)
Amatissimo dai lombardi e dagli stranieri che passano dal Lago di Como, il Sentiero del Viandante è un percorso abbastanza breve (45 km) e facile. Nasce dalla antica via di collegamento tra Milano e la Svizzera e per lungo tempo arrivava a Abbadia Lariana, ma ora è stato completato i tratto da Abbadia a lecco. E tutto è più facile, grazie alla capillarità dei mezzi pubblici da Lecco.
Si cammina a mezza costa e diventa impegnativo solo se decidi di farlo in 3 giorni invece che in 4.
Novembre è un mese splendido per farlo: l’aria è frizzantina e il lago è immacolato, mentre nei boschi che degradano verso lo specchio d’acqua si spalmano i colori del foliage autunnale.
Le 3 tappe intermedie fermano a Lierna, Varenna e Dervio. c’è un’unica deviazione verso l’interno (a Genico)
Percorso: Lecco-Colico
Lunghezza: 45 km
Tappe: 4
Il nostro approfondimento: Il Sentiero del Viandante, da Lecco a a Colico a piedi o in mountain bike
4. Via dell’Essenza, isola d’Elba (Toscana)
L’Elba è forse il posto migliore da vedere in autunno e la Via dell’Essenza è l’itinerario a piedi più completo. Si tratta di un percorso costiero che si sviluppa su 67 km di sentieri divisi in 8 tappe. Tutte lungo le spiagge dell’isola, un vero tour dell’Elba.
Il progetto è nato grazie a Fondazione Acqua dell’Elba insieme a Legambiente e col patrocinio del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
Ogni tratta ha il nome di una essenza ed è dedicata al mese dell’anno in cui fiorisce.
La particolarità è che permette di fare trekking sempre vista mare e in tutti i periodi dell’anno, lungo percorsi semplici e praticabili da tutti: escursionisti e amatori, famiglie, bambini, scolaresche.
I Sentieri della Via dell’Essenza vanno da 6 km a 15, da fare a passo lento, fermandosi a ammirare la flora e il mare.
Percorso:
Lunghezza: 127 km
Tappe: 12
Informazioni: visitelba
5. Via della Transumanza, da L’Aquila a Campobasso (Abruzzo, Molise)
Con Via della Transumanza si intende anche il pezzo principale del Tratturo Magno, il lungo cammino che facevano i pastori, e ancora fanno, per portare le greggi nel Tavoliere delle Puglie.
Come loro, si parte da L’Aquila (in realtà la partenza canonica è a Pescasseroli) e si arriva a Campobasso dopo 100 km e 6 o 7 giorni a piedi sulle vie d’erba nel Parco Nazionale di Abruzzo e Molise . L’itinerario è uno dei soli 5 Tratturi Regi italiani fra i più storici e entusiasmanti d’Italia, che passa per pianori infiniti, luoghi di devozione del mondo della pastorizia, malghe, micro villaggi e borghi magnifici come Opi, zone ricche di animali come la Camosciara (camosci e cervi), Civitella Alfedena (lupi), il lago di Barrea.
Poi la parte finale del del tratturo di Castel Di Sangro-Lucera.
Volendo, si può continuare fino a Foggia, nell’itinerario del Tratturo del Re, per un totale di 244 km.
Percorso: L’Aquila-Campobasso
Lunghezza: 100 km
Tappe: 7
Il nostro approfondimento: Tratturo Magno, il cammino da L’Aquila a Campobasso sulla Via della Transumanza
6. Cammino Materano, da Bari a Matera (Puglia, Basilicata)
Sette tappe fra due delle più belle città italiane, attraversando le Murge e le colline della Basilicata. un’esperienza dura in estate per il caldo che batte inesorabile sul sentiero, ma stupenda in autunno e primavera, quando meteo e natura sono dalla parte di chi cammina. Novembre è forse il mese migliore in assoluto.
Il Cammino Materano nasce come itinerario spirituale, un modo di esplorare doppio, che investe sia il territorio che la nostra anima. Qui contano anche gli incontri che fai, la condivisione dei valori del cammino, il passo lento e meditativo.
Città antiche, boschi, pianure, cattedrali, chiese rupestri, cucina sopraffina (non perdete i peperoni cruschi per nulla al mondo) sono gli ingredienti di questo cammino che in realtà si articola in 5 vie. Questo, quello classico della Via Peuceta, parte alla Basilica di San Nicola di Bari, e dagli ulivi della costa, e termina nei Sassi di Matera.
Dopo un primo pezzo sulla Via Francigena del Sud (Bari-Bitonto), si incontrano Altamura, Gravina e l’altopiano delle Murge, poi i boschi di conifere e querce, fino alle grotte di Gravina e alle lame carsiche Matera.
Percorso: Bari-Matera
Lunghezza: 168 km
Tappe: 7
Il nostro approfondimento: Il Cammino Materano da Bari a Matera: la mappa, le tappe e le informazioni
7. Cammino Minerario di Santa Barbara, da Iglesias (Sardegna)
500 chilometri, 30 tappe tra Sulcis Iglesiente e Guspinese. Un percorso per gambe forti e menti resistenti: il Cammino Minerario di Santa Barbara è un lungo anello, per esplorare la Sardegna più autentica.Nel nome della santa patrone di chi lavora sottoterra.
Ci vuole tempo per farlo e non lo devi per forza completare in una volta: basta anche una settimana per vivere un’esperienza entusiasmante nelle ere geologiche. O bastano 100 km, fatti anche in modo discontinuo, per avere la credenziale, che qui di chiama Testimonium
Partenza e arrivo sono a Iglesias, nel Parco Geominerario della Sardegna e patrimonio Unesco.
Si cammina su mulattiere, carrabili lastricate e sterrati esplorando le aree minerarie della regione, dentro la rete più ampia del Cammino di Santu Jacu.
Percorso: Iglesias-Iglesias
Lunghezza: 500 km
Tappe: 30
Il nostro approfondimento: Il Cammino Minerario di Santa Barbara, a piedi o in bici nella Sardegna più antica
8. Magna Via Francigena, da Palermo a Agrigento (Sicilia)
Uno dei cammini italiani più in crescita come popolarità e capacità di aggregazione è la Magna Via Francigena, Ovvero un tratto di Via Francigena che è stato percorso e tracciato negli ultimi anni da un gruppo di appassionati ricercatori siciliani. Hanno tracciato le vie che si ricollegano alla Francigena, dando vita a una rete di sentieri di oltre 900 km che attraversa tutta la Sicilia.
Così sono nati nuovi cammini che percorrono bene o male tutta l’isola. Il principale va da Palermo a Agrigento, lungo i confini delle diocesi normanna: 9 tappe tracciate e segnalate, fra le montagne dell’interno.
Ma si può anche camminare da Palermo a Messina, passando per le alture di Madonie e Nebrodi (si chiama Palermo-Messina per le montagne)
C’è poi la Via Francigena mazarens. itinerario che da Palermo porta a Mazara del Vallo con varie ramificazioni
Da Mazara parte invece la Via Selinuntina, che arriva a Siracusa, tratto utilizzato fin dai tempi dei Greci.
Insomma un sistema di cammini per vedere la Sicilia a passo lento, godendosi la sua natura, il mare, i borghi, l’arte e le tradizioni eccezionali di questa regione.
Percorso: Palermo-Agrigento
Lunghezza: 186 km
Tappe: 9
Il nostro approfondimento: La Magna Via Francigena in Sicilia: i consigli per farla a piedi e in bici
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
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