Esistono cammini che non sono solo sentieri da percorrere, ma veri e propri viaggi nella storia, nella cultura e nella spiritualità. Uno di questi è il Cammino di San Nilo, un percorso affascinante che attraversa le regioni della Basilicata e della Calabria, sulle tracce di San Nilo di Rossano, figura centrale del monachesimo bizantino in Italia.
Un’avventura tra borghi arroccati, monasteri millenari, boschi incontaminati e panorami che spaziano dal Mar Ionio fino ai monti dell’Aspromonte, per un trekking che è anche un’immersione nelle radici profonde del Sud Italia.
Scopriamo come farlo.
Chi era San Nilo?
San Nilo (910-1004) nacque a Rossano, in Calabria, ed è considerato uno dei più importanti monaci italo-greci. Dopo aver vissuto gran parte della sua vita in preghiera e contemplazione, si dedicò alla fondazione di monasteri, tra cui l’abbazia di Grottaferrata, vicino Roma, ancora oggi un punto di riferimento per la spiritualità bizantina.
Il suo culto è ancora vivo nelle comunità italo-albanesi dell’Italia meridionale e il cammino che porta il suo nome ripercorre i luoghi della sua vita e del monachesimo orientale nel Sud Italia.
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Il percorso: tappe e luoghi imperdibili
Il Cammino di San Nilo si sviluppa per circa 110 km, suddivisi in sei tappe, attraversando paesaggi spettacolari tra la Sila Greca, l’Alto Ionio Cosentino e il Pollino. Il tracciato è ben segnalato e adatto a escursionisti con un minimo di allenamento, grazie a dislivelli non troppo impegnativi e tratti immersi nella natura.
Ecco le tappe principali:
- Rossano – Campana (20 km)
Il cammino inizia a Rossano, la città natale di San Nilo, famosa per il Codex Purpureus, un manoscritto miniato del VI secolo conservato nel Museo Diocesano. Dopo aver visitato il centro storico e il Monastero del Patire, si parte alla volta di Campana, attraversando uliveti e boschi secolari. - Campana – San Giovanni in Fiore (24 km)
Il cammino prosegue tra i paesaggi della Sila Greca, entrando nel cuore del Parco Nazionale della Sila. A San Giovanni in Fiore, si può visitare l’Abbazia Florense, fondata da Gioacchino da Fiore, un’altra figura centrale della spiritualità medievale. - San Giovanni in Fiore – Longobucco (18 km)
Questa tappa regala panorami mozzafiato sulla Sila e sul fiume Trionto. Longobucco è un borgo noto per la sua tradizione tessile e per le sue origini antiche, legate ai coloni longobardi. - Longobucco – Bocchigliero (22 km)
Si attraversano boschi di faggi e castagni fino a Bocchigliero, un piccolo paese con tradizioni ancora vive, dove si possono assaporare piatti tipici calabresi. - Bocchigliero – Pietrapaola (16 km)
Il cammino scende verso il Mar Ionio, tra gole e antichi sentieri, fino a raggiungere Pietrapaola, un villaggio arroccato sulle montagne con un panorama unico sul mare. - Pietrapaola – Cariati (10 km)
L’ultima tappa porta alla costa ionica, terminando il cammino a Cariati, un borgo medievale fortificato affacciato sul mare, dove si può concludere il pellegrinaggio con un bagno rigenerante nelle acque cristalline dello Ionio.
Perché percorrere il Cammino di San Nilo?
Un viaggio tra natura e spiritualità
Il cammino è perfetto per chi cerca un’esperienza di trekking immersa nel verde, tra foreste, montagne e panorami marini. Ogni tappa è un’opportunità per rallentare e riconnettersi con sé stessi, lontano dal caos della vita quotidiana.
Un’immersione nella storia bizantina
Le tracce del monachesimo italo-greco sono ancora vive in Calabria e Basilicata. Monasteri, chiese rupestri e affreschi medievali raccontano una storia millenaria spesso poco conosciuta.
Gastronomia e ospitalità locale
Lungo il percorso si possono assaporare le specialità locali: dai caciocavalli silani alle zuppe di legumi, fino ai pregiati vini calabresi e lucani. La calorosa accoglienza dei borghi rende ogni tappa ancora più speciale.
Un cammino accessibile a tutti
Con tappe di lunghezza media e dislivelli moderati, il Cammino di San Nilo è adatto sia a camminatori esperti sia a chi affronta un trekking di più giorni per la prima volta.
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Quando partire e come organizzarsi
Il Cammino di San Nilo è molto più di un percorso di trekking: è un viaggio nel tempo, nella natura e nella cultura del Sud Italia. Tra monasteri millenari, boschi rigogliosi e borghi autentici, questo itinerario offre un’esperienza unica, lontana dal turismo di massa, perfetta per chi desidera scoprire la Calabria e la Basilicata da una prospettiva diversa.
Se sei alla ricerca di un cammino che unisca storia, natura e spiritualità, le tracce di San Nilo potrebbero essere la scelta perfetta per la tua prossima avventura a piedi.
Periodo migliore
I mesi ideali per percorrere il Cammino di San Nilo sono la primavera e l’autunno, quando le temperature sono miti e i colori della natura regalano scenari spettacolari. L’estate può essere molto calda, soprattutto nelle zone più esposte, mentre in inverno alcune tratte potrebbero essere più impegnative a causa della neve in alta quota.
Cosa portare
- Scarpe da trekking comode e resistenti
- Zaino leggero con borraccia e snack
- Abbigliamento tecnico per il caldo e il freddo
- Una guida cartacea o GPS con tracce del percorso
- Una fotocamera per immortalare i panorami mozzafiato
Dove dormire
Lungo il percorso si trovano rifugi, agriturismi e B&B, molti dei quali offrono pacchetti per i pellegrini. È sempre consigliato prenotare in anticipo, soprattutto nei periodi di alta stagione.
Come arrivare
Il punto di partenza, Rossano, è raggiungibile in treno da Cosenza o Sibari. Per il ritorno, da Cariati ci sono collegamenti ferroviari per le principali città della Calabria.
Foto: Camminibizantini
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