Per vivere a lungo e in salute bastano 20 minuti di corsa al giorno, ma poi dipende sempre da che aria respirano i tuoi polmoni. E stando all’ultimo dossier di Legambiente, ribattezzato Mal’aria 2015 , nelle città italiane non respirano per niente aria buona: dall’inizio dell’anno oltre 32 capoluoghi hanno infatti registrato più di un superamento della soglia massima giornaliera di PM10.
Il report, che è stato pubblicato il 30 gennaio, si avvale dei dati raccolti sul territorio nazionale grazie al supporto di Arpa, province e regioni. A stare peggio sono Parma e Frosinone, che da inizio gennaio hanno sforato la soglia critica prevista dalla normativa europea in ben 20 occasioni. Ma a passarsela male sono praticamente tutti i centri urbani dell’area padana, così come le due principali metropoli del centro sud, Roma (12 giorni di superamento) e Napoli (11).
Purtroppo non si tratta solo di un’emergenza transitoria. Il report dimostra come la situazione sia stata critica anche nel 2014: nell’anno appena trascorso 33 capoluoghi su 88 (ovvero il 37%) hanno oltrepassato il limite per più di 35 giorni, che sarebbe il massimo imposto dalla legge. La classifica delle ‘badcity’ vede al primo posto ancora il comune Frosinone (110 giorni), seguito da Alessandria (85) e da un trittico composto da Torino, Vicenza e Benevento (77).
Il quadro non si presenta roseo neppure se si sposta il tiro su altri agenti inquinanti. Qui il bilancio è relativo al 2013 e racconta di come le polveri PM 2,5 (sottoinsieme delle PM10, con diametro inferiore a 2,5 µm) abbiano superato la media annuale imposta dalla legge (26 µg/m3) nel 21% delle città monitorate. Sorte simile anche per il biossido di azoto, i cui valori hanno raggiunto livelli allarmanti nel 18% dei centri urbani esaminati, compresi 15 capoluoghi. Male, anzi malissimo, l’ozono troposferico: nel 59% delle città monitorate (50 su 86) il gas, tra i più velenosi in circolazione, ha sfondato la soglia di tolleranza per più di 25 giorni.
Tra le principale fonti di inquinamento svetta il trasporto su gomma, a causa anche della cifra record di auto in circolazione, 65 ogni 100 abitanti, a fronte di una media europea di circa 48.
Credits: Giuseppe /Flickr
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