La nostra casa è piena di PFAS, ed è ora di sapere quali sono e dove sono

I PFAS, sostanze perfluoroalchiliche chiamate anche sostanze chimiche perenni, si trovano in abbondanza nelle nostre case e rappresentano un rischio per la nostra salute

La tua casa è piena di PFAS, e devi cominciare a preoccuparti

I PFAS, le sostanze perfluoroalchiliche che includono gli acidi perfluoroacrilici e che sono chiamate anche “sostanze chimiche per sempre”, sono praticamente ovunque, e anche nelle nostre case. E se fai una ricerca online per PFAS, anche solo tra le notizie certe e certificate, puoi renderti conto di quanto possono essere dannose per la nostra salute. Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente sono sono estremamente persistenti nel nostro ambiente e organismo e possono avere effetti negativi sulla salute come danni al fegato, malattie della tiroide, obesità, problemi di fertilità e cancro.

Oltre 12.000 forme di PFAS riconosciute nell’ambiente

L’ultimo allarme è quello relativo alla presenza dei PFAS anche nell’acqua potabile che esce dal rubinetto, ma le oltre 4700 sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate si possono trovare anche in numerosi oggetti e prodotti che sono al nostro fianco in casa, dalle pentole antiaderenti, a indumenti e scarpe impermeabili, fino ad alcuni imballaggi alimentari.

L’EPA americana ha ha riconosciuto oltre oltre 12.000 forme di queste sostanze chimiche persistenti collegate a un lungo elenco di effetti sulla salute, tra cui la riduzione della fertilità, l’alta pressione sanguigna nelle persone in gravidanza, l’aumento del rischio di alcuni tipi di cancro, i ritardi nello sviluppo e il basso peso alla nascita nei bambini, le alterazioni ormonali, il colesterolo alto, la riduzione dell’efficacia del sistema immunitario e altro ancora.

La tua casa è piena di PFAS, e devi cominciare a preoccuparti

I PFAS sono presenti in un numero incalcolabile di prodotti, dall’abbigliamento ai mobili, dalle scatole della pizza agli involucri degli alimenti, dagli utensili da cucina all’elettronica, dalla schiuma antincendio alle scarpe e molto altro ancora. Le sostanze chimiche sono utilizzate per rendere le pentole e le padelle antiaderenti, i tessuti più durevoli e resistenti alle macchie, gli imballaggi alimentari resistenti al grasso, le scarpe e i vestiti resistenti all’acqua e la carta e il cartone più resistenti, oltre a numerosi altri usi. Il carico di PFAS sul pianeta è così diffuso che, secondo uno studio del 2022 pubblicato su Environmental Science and Technology, le sostanze chimiche cadono effettivamente dal cielo sotto forma di pioggia: le nuvole hanno raccolto i PFAS nell’acqua che evapora dagli oceani contaminati.

La tua casa è piena di PFAS, e devi cominciare a farci i conti

Per la maggior parte delle persone, tuttavia, la vita quotidiana all’interno delle proprie case è il luogo in cui è più probabile incontrare regolarmente i PFAS. Ecco un elenco non esaustivo di alcuni oggetti personali e parti della nostra casa che potrebberpo esporci a queste sostanze chimiche per sempre.

Prodotti per la cura del corpo, tra cui shampoo, filo interdentale, carta igienica, assorbenti e tamponi

I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) indicano che molti marchi di queste categorie di prodotti contenevano o contengono tuttora PFAS, che vengono aggiunti ai prodotti perché queste sostanze chimiche li rendono più durevoli, resistenti all’acqua o più scorrevoli. Ma il filo interdentale, lo shampoo, gli assorbenti o i tamponi vengono utilizzati in bocca, vicino agli occhi o negli organi intimi, membrane mucose che assorbono facilmente i contaminanti. Molte marche dichiarano ora di essere prive di PFAS, e il numero di prodotti di questo tipo è in aumento: è bene controllare sempre l’etichetta al momento dell’acquisto.

La tua casa è piena di PFAS, e devi cominciare a preoccuparti

Uno dell’Università della Florida ha trovato tracce di PFAS perfino nella carta igienica, che sempre con le mucose ha a che fare oltre al fatto che la carta igienica viene smaltita nelle acque reflue che finiscono così contaminate, immettendo i PFAS nel ciclo dell’acqua.

Prodotti di bellezza, tra cui smalto per unghie e trucco per gli occhi

Lo smalto per unghie può rilasciare PFAS vaganti nella bocca quando si mangia o ci si mangia le unghie, mentre il mascara viene applicato direttamente sulla zona intorno agli occhi, contaminandoli come fanno le lenti a contatto.

 

> Iscriviti alla nostra newsletter compilando il form qui sotto!
Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!

 

I telefoni cellulari

Li si maneggia tutto il giorno e sono pieni di PFAS. Forse non si possono toccare le schede dei circuiti, i semiconduttori e i cavi isolati che utilizzano PFAS, ma sicuramente si tocca lo schermo, che ha un rivestimento in PFAS per resistere alle impronte digitali. La cattiva notizia è che non sono solo le mucose a poter raccogliere i PFAS. Uno studio del 2020 pubblicato su Food and Chemical Toxicology ha stabilito che le molecole di PFAS possono essere assorbite attraverso la pelle.

La tua casa è piena di PFAS, e devi cominciare a preoccuparti

Ciò è particolarmente vero per le molecole di PFAS a catena più corta, che si infiltrano sulla superficie della pelle e infine nel flusso sanguigno in modo più efficiente rispetto a quelle a catena più lunga.

Coprimaterassi

Sono morbidi, comodi e si trascorrono in media otto ore al giorno sdraiati su di essi, separati solo da un lenzuolo. Se le sostanze chimiche PFAS possono penetrare nella pelle, è facile che siano abbastanza piccole da passare attraverso i pori di un lenzuolo. È la resistenza alle macchie e all’umidità che i PFAS offrono a spiegare cosa ci fanno nei coprimaterassi.

Vernice per pareti

È dura, è resistente all’acqua e dura nel tempo. Questo è il punto di forza dei PFAS. Lo scorso anno uno studio della Duke University ha rilevato la presenza di PFAS in sei delle 10 marche di vernici più diffuse prese a campione. Lo studio ha anche determinato che in alcune marche c’era un off-gassing di PFAS, che riduce la concentrazione complessiva della sostanza chimica nella vernice sul muro, ma la disperde nell’aria, dove può essere inalata.

Polvere domestica

Se i PFAS entrano in casa attraverso i mobili, i tessuti, l’elettronica, i prodotti per la cura personale e altro ancora – e lo fanno – non resteranno fermi. Soprattutto i tessuti sono noti diffusori di PFAS nell’aria e ciò che entra nell’aria entra nei polmoni.
Uno studio studio condotto l’anno scorso da ricercatori dell’Università di Yale e pubblicato su Current Environmental Health Reports, ha preso a campione abitazioni, ambienti di lavoro e centri di assistenza all’infanzia e ha scoperto che i PFAS erano onnipresenti sia nell’aria che sulle superfici.
Una soluzione semplice è quella di tenere la casa il più pulita possibile, soprattutto se si hanno bambini piccoli, perché questi ultimi sono molto più vulnerabili a queste sostanze chimiche persistenti di quanto lo siano gli adulti.

Tappeti

Molti tappeti, come quelli del bagno, sono progettati per essere resistenti alle macchie e all’acqua e le sostanze chimiche utilizzate per conferirgli queste proprietà sono piene di PFAS. Secondo un rapporto del Dipartimento della Salute dello Stato di Washington, fino al 90% dei tappeti in commercio testati presentava livelli rilevabili di PFAS.

Cibo

Tutti i tipi di imballaggi per alimenti, dalla plastica alla carta resistente al grasso, fino alle scatole della pizza, sono pieni di PFAS, e ciò che entra nell’imballaggio può penetrare negli alimenti.

Molti consumatori sono consapevoli del fatto che gli imballaggi degli alimenti possono essere problematici, ma ciò che forse non sanno è il rischio che corrono gli alimenti freschi, come il pesce e i prodotti caseari. L’inquinamento da PFAS è diffuso sia negli oceani che nei laghi e fiumi d’acqua dolce, dove contamina facilmente la carne dei pesci.
Relativamente ai prodotti caseari, latte e formaggi dei supermercati potrebbero raccogliere PFAS dalle bottiglie di plastica o dalla carta plastificata in cui sono confezionati.

Pantaloni da yoga e reggiseni sportivi

Anche l’abbigliamento sportivo femminile conterrebbe PFAS, in particolare nell’area del cavallo e in tutte quelle in cui è necessario controllare l’umidità. Anche molti reggiseni sportivi mostrano la presenza di PFAS, soprattutto nella zona dei capezzoli.

Altri prodotti domestici

L’elenco degli oggetti contenenti PFAS presenti in casa comprende anche il nastro adesivo per idraulici (per definizione, deve essere impermeabile e i PFAS forniscono questa caratteristica), le corde della chitarra (i PFAS funzionano come cosiddetti elastomeri, fornendo elasticità e resilienza), gli involucri delle caramelle (i PFAS impediscono alle caramelle di attaccarsi alla plastica), il lubrificante per le catene delle biciclette (i PFAS respingono lo sporco e l’acqua e riducono l’attrito), i sacchetti di popcorn per il microonde (i PFAS rendono la carta antiaderente), il detersivo per la lavastoviglie e per il bucato (i PFAS contribuiscono a rompere il grasso). E così via.

Ovviamente non tutte le marche di questi articoli contengono necessariamente le stesse sostanze chimiche. Se la presenza di PFAS vi preoccupa potete controllare le etichette al momento dell’acquisto, informarvi sui siti internet dei marchi produttori o ancora su database indipendenti come il data HUB di PFAS Central.

Del resto queste sostanze chimiche perernni sono già e saranno sempre con noi, quindi la cosa migliore da fare ora è eliminarli dai prodotti il più rapidamente possibile e smettere di peggiorare il problema.

LEGGI ANCHE: Perché dovresti comprare solo abbigliamento PFAS free

Photo by Becca TapertWillo TeamAnnie SprattJenny Ueberberg

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Potrebbe interessarti anche...