Ok che l’idea della pasta scotta, o meglio della cottura passiva, arriva da un premio Nobel per la fisica come Giorgio Parisi. E se parla un premio Nobel almeno il beneficio dell’ascolto è concesso. Ma davvero dovremo passare l’inverno a mangiare spaghetti collosi e appicicaticci per evitare il tracollo energetico? E soprattutto: con il metodo di cottura passiva, cioè spegnendo il fuoco 2′ dopo che l’acqua della pasta è tornata a bollire, quanto si risparmia veramente?
Quanto si risparmia veramente mangiando la pasta scotta?
Abbiamo provato a fare due conti su quanto si risparmia veramente. Secondo uno studio promosso dai Pastai italiani di Unione Italiana Food il consumo medio pro capite di pasta è di 23,5 kg all’anno, e con il sistema della cottura passiva si arriverebbe a risparmiare circa 44,6 chilowattora.
Ma cosa significano, nel portafogli, 44,6 chilowattora? Per capirlo bisogna fare la conversione tra i Kwh e la misura di vendita del gas metano, che sono i metri cubi (mc): il calcolo è indicativo poiché dipende dall’efficienza dell’impianto ma una buona misura media è quella per cui a 1 mc di gas metano corrispondono 8 Kwh. Quindi, secondo i calcoli dell’Unione Italiana Food in un anno si risparmierebbero circa 5 metri cubi di metano. Che al costo attuale (inizio settembre 2022) di 1,049988 €/Smc (al mercato protetto) significano circa 5 euro e 25 centesimi. Vogliamo considerare che questa è la media dei polli di Trilussa e che potremmo risparmiare anche 10 euro l’anno mangiando la pasta scotta? Ok, facciamo 10 euro. Ma è davvero l’unico modo per risparmiare 10 euro?
Ci sono altri metodi per risparmiare soldi e risorse energetiche
Prendiamo per esempio l’uso dell’auto. Mediamente (sì, sempre mediamente) un’auto benzina consuma 7,5 litri per 100 km, pari a 13 chilometri al litro; una Diesel, invece, consuma in media 6 litri per 100 km, pari a poco più di 16 chilometri con un litro. Al momento (inizio settembre 2022) la benzina costa 1.746,58 (facciamo 1 euro e 75 centesimi) e il diesel 1.838,40 (facciamo 1 euro e 84 centesimi): per risparmiare 10 euro al momento bisognerebbe evitare di consumare 5,7 litri di benzina e 5,4 di gasolio in un anno. Per comodità di calcolo facciamo cifra tonda e diciamo che dovremmo evitare di percorrere 100 km in un anno con la nostra auto. 270 metri al giorno: più o meno la distanza dall’edicola, dal panettiere o dal bar dove prendiamo il caffè.
Ora, la domanda molto esplicita è: quante volte potremmo evitare di prendere l’auto per fare 500 metri, 1 km, e invece non lo facciamo? O più e meglio ancora: veramente non possiamo fare 1 km a piedi per andare a prendere il treno, l’autobus o il pane? 1 km a piedi, a 6 km/h che è la velocità media a cui si cammina, sono 10′ del nostro tempo: davvero dobbiamo mangiare la pasta scotta per risparmiare qualche minuto del nostro tempo utilizzando l’auto per ogni tipo di spostamento? Davvero non possiamo pensare di poter utilizzare la bicicletta, o una e-bike, per fare molti dei nostri spostamento quotidiani e ricorrenti?
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