Patagonia incoraggia i clienti ad acquistare versioni di seconda mano aggiungendo l’opzione “acquista usato” accanto a ogni nuovo prodotto presente sul sito: l’azienda americana si mette a vendere abbigliamento usato e garantito.
Gli articoli usati provengono dal programma Worn Wear di Patagonia, attivo da anni nella riparazione dei capi di abbigliamento. Prima era un evento pop-up in cui le persone potevano portare articoli Patagonia usati per la riparazione o il cambio, e più recentemente come negozio online permanente, dove i clienti possono rivendere i loro vecchi beni. Praticamente è il negozio dell’usato di Patagonia.
Patagonia si mette a vendere abbigliamento usato e garantito
L’aggiunta del pulsante “acquista usato” al sito principale di Patagonia, non solo permette di scegliere facilmente la versione usata di un oggetto, ma soprattutto normalizza l’idea di acquistare di seconda mano perché è l’azienda stessa che lo propone. È una scelta che rassicura i clienti più scettici perché la qualità e le condizioni di un articolo sono garantiti da Patagonia stessa.
Per Patagonia il capo di abbigliamento più ecologico è quello che esiste già perché elimina la domanda di materie prime, risorse e imballaggi in plastica e tiene lontano i tessuti dalle discariche.
La soluzione per Patagonia è quella di indossare e riutilizzare i vestiti fino a quando si consumano. La corretta riparazione del capo può diventare un problema, ma quando un brand offre questo servizio e si assume la responsabilità del proprio abbigliamento, diventa tutto molto più attraente e accessibile. Rappresenta anche un incentivo per le aziende in generale a costruire vestiti migliori e spingere verso un metodo di raccolta post-consumo più efficace.
>> LEGGI ANCHE: I 5 migliori scrittori di avventura
Le parole del CEO di Patagonia
Il CEO di Patagonia Ryan Gellert qualche mese fa aveva spiegato perché indossare abiti di seconda mano è un atto ambientale e cosa ha fatto Patagonia per renderlo più accessibile agli acquirenti.
“L’acquisto di un indumento usato ne prolunga la vita in media di 2,2 anni, il che riduce del 73% le emissioni di anidride carbonica, i rifiuti e l’acqua. Dalla riparazione di una toppa sulla tua giacca preferita alla sostituzione di una cerniera rotta, ognuna di queste singole azioni potrebbe darci una migliore possibilità di vivere su un pianeta abitabile negli anni a venire. Attualmente abbiamo 35 centri di riparazione in tutto il mondo, incluso il nostro stabilimento di Reno, Nevada, uno dei più grandi centri di riparazione del Nord America. L’anno scorso abbiamo riparato più di 100.000 capi di abbigliamento in tutto il mondo e abbiamo aiutato a ripararne molti altri in maniera autonoma, con oltre 50 guide di riparazione online“
Brand controcorrente
A partire dal 1985, Patagonia ha devoluto l’1% delle proprie vendite alla tutela e al ripristino dell’ambiente naturale. Più di 89 milioni di dollari in contanti e in donazioni in natura sono stati destinati a gruppi di attivisti a sostegno dell’ambiente, sia a livello nazionale che internazionale, che lavorano per fare la differenza nelle rispettive comunità locali.
Nel 2002, Yvon Chouinard, fondatore di Patagonia, e Craig Mathews, proprietario di Blue Ribbon Flies, hanno creato un’organizzazione non-profit per incoraggiare altre aziende a fare lo stesso. 1% for the Planet è un’alleanza fra aziende che hanno compreso la necessità di proteggere l’ambiente.
>> LEGGI ANCHE: I migliori film e serie TV sulla montagna da vedere su Netflix
La mossa radicale di Patagonia non sorprende, già nel 2011 tramite un annuncio a tutta pagina sul New York Times invitava la gente a non comprare i suoi prodotti. Famosa la frase “Don’t Buy This Jacket”. Nel tentativo di combattere il consumismo, l’annuncio esortava le persone a rivalutare se avevano davvero bisogno di effettuare l’acquisto.
Questo è un buon momento per lanciare iniziative come “acquista usato”. Le persone si stanno appassionando sempre più alle attività outdoor e comprano sempre più abbigliamento e attrezzatura per riempire il loro guardaroba.
Allo stesso tempo, la percezione della moda e dell’abbigliamento è cambiata in modo significativo, le persone sembrano essere più sensibili alle tematiche ambientali, disposte a indossare vestiti più a lungo o ad accontentarsi di ciò che hanno.
©RIPRODUZIONE RISERVATA