Andrea Nande è un’affascinante donna uruguaiana che si è ‘inventata’ un lavoro che oltre a darle molta soddisfazione, nasce dal concetto del riciclo dei materiali che diventano, una volta lavorati, delle bellissime borse, zaini e portafogli. Un attività che è diventata un marchio, Gomade, e che crea questi oggetti utilizzando la gomma dei pneumatici d’auto, di bicicletta, trattori o camion.
Pneumatico, una materia da ‘interrogare’
Un materiale non proprio facile da lavorare, sebbene elastico, mantiene la sua durezza e la sua forma e quindi le creazioni di Gomade e la loro originalità, dipendono molto dalla natura del materiale usato. L’importante, come ha spiegato la Nande è imparare a conoscere il materiale che si lavora. Una conoscenza che permette di sapere quale camera d’aria utilizzare per ogni singolo prodotto. Insomma, bisogna saper ‘interrogare’ la materia prima.
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Da uno pneumatico di bicicletta nasce un portafoglio
Andrea Nande ha iniziato nel 2009, quando ha provato a realizzare uno zaino per suo fratello. Ci ha messo un mese, ma il risultato è stato incredibile. Da allora, il tempo di lavorazione è decisamente cambiato e la gamma di prodotti si è ampliata: borse, portafogli, zaini, portalaptop. Tutto rigorosamente nasce dalla gomma dei pneumatici. Un’attività che è anche un esempio di produzione sostenibile e di riciclo di materiali che sarebbero destinati ad essere spazzatura, tra l’altro di difficile smaltimento. In questi anni Gomade ha riciclato migliaia di pneumatici. Per fare un portafoglio servono sei camere d’aria di bicicletta oppure una o due di un camion.
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>Pneumatico, strada, memoria che si fa eleganza
Nei prodotti creati, il colore appare dai manici e da alcuni inserti, che vengono messi per fare contrasto con il colore nero della gomma. Il materiale grezzo viene recuperato dai gommisti che scartano pneumatici inutilizzabili, ma anche la gente regala camere d’aria contenta di sapere che quel materiale sarà riciclato. Una ricerca, quella del materiale, che richiede tempo. E’ più facile recuperare camere d’aria di moto e biciclette, rispetto a quelle dei camion o dei trattori.
Tutti gli articoli hanno una particolare eleganza, ma con qualcosa di ‘rock and roll’. Il materiale, come dice la disegnatrice, mantiene la sua ‘memoria’ e anche un messaggio: la strada è dura e bisogna avere un atteggiamento deciso per affrontarla.
[photo Andrea Nande]
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