Li hanno presi tutti per folli, ma è la lucida follia che spesso cambia il mondo. Pamela Gale e Anil Malhotra, moglie e marito, hanno dato vita a un grande santuario naturalistico in India, ricostruendo dal nulla una foresta pluviale e ripopolandola di animali.
Un santuario dal nulla
I due coniugi che vivono nello stato del Karnataka, nell’India occidentale, hanno acquistato terreni abbandonati o incolti (molte ex piantagioni di caffè o coltivazioni di riso). E in 25 anni, di lavoro, investimenti e tanto tanto tempo ed energie dedicate al progetto, hanno messo insieme 300 acri di terreno. Ora hanno dato vita al Sai Sanctuary, un piccolo paradiso privato che hanno ripopolato di flora e fauna, quasi come un’Arca di Noè. Sai sta per Save Animals Initiative.
Pazienza e tenacia
Una bella storia (raccontata da Pamela nel video qui sopra girato dalla CNN), un bell’esempio di come la tenacia e l’impegno possano contribuire a migliorare le sorti del pianeta. I Malhotra hanno ottenuto le terre a basso costo perché i proprietari volevano sbarazzarsene a tutti i costi, così invece che lasciare le ex piantagioni al loro destino, hanno costruito uno spot per la biodiversità.
Il premio
Il processo è stato lungo e graduale. Estirpando arbusti per anni e piantando semi sono riusciti a far crescere, l’erba, che ha portato gli insetti, poi sono arrivati gli alberi (60 specie diverse), che sono diventati l’habitat di elefanti, tigri, leopardi, cervi, scimmie. La follia di Pamela e Anil è stata ripagata con un riconoscimento da parte del presidente della repubblica indiana, il Nari Shakti Puraskar (Women’s Power Award).
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