Che cos’è il Garden Sharing, l’Airbnb del campeggio nato in Italia

La nuova frontiera del campeggio che soddisfa le esigenze degli amanti delle notti in tenda e di chi, mettendo a disposizione il proprio giardino, vuole guadagnare qualche soldo in più. Stiamo parlando di Garden Sharing, una startup tutta italiana che permette ai turisti di dormire in tenda (ma non solo) nei cortili dei privati.

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L’Airbnb degli amanti del campeggio

Garden Sharing è nato in seguito a una campagna di crowdfunding su Opstart. L’iniziativa è stata appoggiata da un numero sorprendente di utenti ed è riuscita a raccogliere quasi 80mila euro in più rispetto all’obiettivo economico dei tre fondatori (125mila euro). Ormai da più di un anno è quindi sbarcato su internet il sito di Garden Sharing, che si è subito posizionato nella mente degli utenti-consumatori come l’Airbnb del campeggio. Nella scorsa primavera è poi stata lanciata l’applicazione gratuita per gli smartphone, ed è proprio grazie a questa novità che la startup è decollata.

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Una nuova e interessante tendenza

L’App di Garden Sharing, come dimostrano i commenti positivi degli utenti, ha risposto bene ai mesi estivi di prova e sta diventando sempre più gettonata tra i turisti avventurosi. La prima regione italiana che si è ufficialmente adeguata a questa nuova tendenza è stata il Piemonte, che ad agosto ha approvato un disegno di legge per disciplinare i complessi ricettivi all’aperto. “Vogliamo contribuire allo sviluppo del turismo all’aria aperta, valorizzando forme di ospitalità a stretto contatto con la natura e adeguando la normativa regionale alle attese e alle necessità del mercato turistico nazionale e internazionale”, ha detto Antonella Parigi, assessora alla Cultura e al Turismo, nel corso di un’intervista rilasciata a ‘La Stampa’.

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Come funziona

La prima mossa da fare è cercare la zona d’Italia in cui vuole soggiornare, oppure cliccare su una delle soluzioni più vicine grazie alla geolocalizzazione. Il campeggiatore, successivamente, può scegliere tra quattro categorie di spazi: piazzole per la tenda, piazzole per il camper, piazzole per la roulotte o una sistemazione pronta (ci sono case sull’albero, tende già montate e molto altro). In ogni annuncio vengono specificati i servizi a disposizione (acqua, bagni, elettricità e così via), il prezzo, il numero massimo e minimo di notti per soggiornare, la disponibilità e i termini della cancellazione. Prima di prenotare è possibile anche chattare con il “gardensharer” (il privato che affitta il proprio giardino) per chiedere chiarimenti di ogni tipo.

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Per diventare un “gardensharer”, invece, è sufficiente registrarsi, creare l’annuncio e attendere l’approvazione di Garden Sharing. Il numero di spazi disponibili si è quasi triplicato nel giro di un anno (ora sono circa 8mila in Italia) e sempre più persone stanno decidendo di mettere a disposizione dei turisti il cortile della propria villa. Insomma, questa tipologia di campeggio non convenzionale (e low cost) sembra funzionare ed è ormai diventata una soluzione ideale per chi predilige il connubio tra viaggio e natura. La prossima estate, per Garden Sharing, potrebbe essere quella della definitiva consacrazione.

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