Non solo in estate o per la notte di San Lorenzo ma anche in inverno, la possibilità di trovarsi in località isolate, lontani dall’inquinamento luminoso delle grandi città, è l’occasione perfetta per fissare in una o più foto un cielo stellato che è sempre più difficile da vedere in tutta la sua bellezza.
Il trucco per fotografare le stelle perfettamente
Ma come per tutti i soggetti di grande fascino, anche la fotografia del cielo notturno stellato richiede grande impegno e grande attenzione, con un occhio particolare ad alcuni dettagli tecnici da non sottovalutare.
In primo luogo occorre essere consapevoli che le foto migliori si scattano nel cuore della notte: più profondo sarà il buio, maggiore sarà la possibilità di avere uno sfondo del cielo ideale, meglio se individuando una posizione che non sia influenzata da altre fonti luminose.
Scelti il luogo e l’ora occorre ricordarsi di un principio elementare: la terra ruota. E così le stelle che a noi appaiono ben ferme nel cielo in realtà si muovono: per far sì che non risultino mosse nelle foto occorre attenersi per l’esposizione alla famosa “regola del 600”, ovvero: dividendo per 600 il valore della focale utilizzata si avrà il tempo di esposizione necessario per avere un bel cielo stellato senza fastidiose scie (salvo volere proprio questo effetto cometa).
Le eccezioni alla regola
Naturalmente, come tutte le regole, anche questa si presta a qualche eccezione: buona norma sarà dunque quella di realizzare più scatti, variando il tempo iniziale di esposizione fino a raggiungere il risultato desiderato.
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Credits : Flickr CC / Paul Kline
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