Due bei libri su montagna e natura: Mauro Corona e Francesco Guccini

pesca alla mosca trentino

Montagna e natura, un binomio imprescindibile per chi ha scelto di vivere outdoor, specie in questa stagione. Una stagione che si avvicina a rapidi passi al Natale e quindi è giusto pensare anche a qualche regalo da mettere sotto l’Albero di un amico e perché no, anche sotto il nostro.  Il nostro consiglio, in questo caso, riguarda due libri: “La voce degli uomini freddi” di Mauro Corona e “Tempo da elfi” dell’accoppiata Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli.

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La voce degli uomini freddi

Il popolo degli uomini freddi che descrive Mauro Corona è una stirpe che da oltre 1000 anni vive sulle montagne, parla una lingua arcaica e ogni sera si ritrova intorno al fuoco a raccontare storie, sempre le stesse, perché, come dicono, la memoria deve essere conservata. Nella lettura di questo romanzo, forse un po’ diverso dai precedenti dello scrittore, scultore e alpinista nato a Baselga del Piné, escono prepotentemente i messaggi che sono da sempre nella filosofia di vita di Corona: l’importanza del rispetto per la natura, il cui corso non va mai forzato, e per gli antenati, che prima di noi hanno imparato proprio dalla natura.
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L’importanza del rispetto per la natura

Questi uomini, freddi anche nel loro aspetto, bianchi come la neve e che si allenano ogni giorno a vincere le sfide che la vita gli propone come le avversità, il freddo, una terra dura da coltivare, le valanghe sempre in agguato.  Un libro pieno di saggezza e fierezza antica di genti abituate il giorno dopo che una valanga aveva distrutto tutto a ricominciare subito ricostruendo. Una contrapposizione tra gli uomini freddi e gli uomini delle città fumanti, la cui arroganza li ha portati a sfidare la natura senza rendersi conti che è sempre lei la più forte.
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Gente saggia e fiera

Un libro che lascia anche un po’ senso di malinconia, ma che fa rendere conto di quanto il rispetto per ciò che ci circonda deve essere assoluto. Oggi non si sa dove siano finiti gli ‘uomini freddi’, ma come ci dice Corona “Nessuno sa dove si trovano e nessuno li cerca. Non sono alla moda. Solo il vento passa ogni tanto a carezzare qual luogo di fantasmi, di ricordi, memoria nell’aria, storia impigliata tra le vette, poiché di tangibile non è rimasto nulla”.

La voce degli uomini freddi
di Mauro Corona
pagine 235
Ed. Mondadori

Tempo da elfi

Francesco Cuccini e Loriano Macchiavelli tornano a parlarci di Casedisopra, paesino arroccato sull’Appennino emiliano dove le stagioni passano sempre uguali e le persone son sempre le stesse, semplici, genuine, come quelle che hanno deciso di nascere e vivere in montagna, tra i boschi, in mezzo alla natura come Adumas, un bracconiere il cui nome si deve alla passione del padre per i romanzi di A.Dumas, ma senza punto. In questo mondo lontano dal clamore della città vive e opera l’Ispettore della Forestale Marco Gherardini, detto il Poiana.
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Giallo, mistero e natura

Tutto scorre lento in questo ambiente così naturale, ma mai troppo e come dicono gli stessi autori “Nemmeno in montagna si può mai stare tranquilli”. Insomma una storia per chi ama la natura e il mistero. Una storia nella quale appaiono anche degli ‘elfi’ e impronte di lupi. Elfi del terzo millennio, ma che potrebbero far tornare a rivivere un Appennino sempre più spopolato e trascurato.  In questo libro, nonostante la sua chiara connotazione di giallo, la natura è una grande protagonista.
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Perdersi la natura aiuta a trovare la soluzione

Il protagonista principale, Poiana, deve indagare e risolvere l’omicidio di un giovane elfo. Un’indagine difficile e nella quale si trova a sospettare anche degli amici più cari. La soluzione è nei segnali che la natura è in grado di darci e proprio perdendosi in essa troverà il bandolo della matassa. Il tutto passando tra le storie, le curiosità e gli aneddoti di gente di montagna come questa.

Tempo da elfi
di F.Guccini e L.Macchiavelli
pagine 312
Ed.Giunti

 

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