Sarà presentato domani, sabato 11 settembre, alle ore 20:30 in PIazza della Chiesa ad Abbadia Lariana, Calumer, il film cortometraggio prodotto da Vibram e dedicato al “custode” della Grignetta. Il Calumer è Giuseppe Orlandi, che ha dedicato tutta la sua vita al soccorso alpino della Grigna, salvando centinaia di persone.
La montagna vive di storie, racconti e persone che “nell’ombra”, giorno dopo giorno, compiono gesta eroiche per garantire la sicurezza e la salvaguardia di territori magici e a volte anche ostili.
Il Calumer è una vera e propria icona di questo territorio che il filmmaker e fotografo Achille Mauri ha deciso di raccontare attraverso un cortometraggio accompagnato da una maestosa colonna sonora realizzata dal duo elettronico Tamburi Neri. “Calumer”, ripercorre le esperienze del protagonista, che, in un mix di autoironia e saggezza si focalizza sull’importanza nell’affrontare la montagna e le sue avversità con il giusto rispetto per tutto quello che essa rappresenta. Un progetto nel quale Vibram ha creduto fin da subito e che si sposa in maniera naturale con il dna del brand, da oltre 80 anni in prima linea nel supporto e nella valorizzazione dei territori outdoor.
Calumer, il film sul custode della Grignetta
Calumer è un cortometraggio della durata di 12 minuti e sarà anticipato da un talk alle 19:30 mediato da Alessandro Gogna, celebre alpinista italiano, durante il quale interverrà Massimo Mazzoleni, attuale capostazione CNSA, e il Dr. Paolo Schiavo, medico del Pronto Soccorso di Lecco, esperto in traumi da montagna. Il focus del dibattito verterà sulla sicurezza in montagna, il rischio e le precauzioni da adottare quando si affronta una salita: temi indispensabili per vivere al meglio il contatto con la natura durante l’esperienza in alta quota.
A seguire, dopo la visione del film fino a mezzanotte, un dj-set dei Tamburi Neri intratterrà il pubblico presente sotto il cielo stellato dei Piani Resinelli.
”Questo progetto rappresenta tantissimo per me”, ha commentato Achille Mauri, regista di “Calumer” “L’incontro tra l’alpinismo classico che ho sempre respirato tra i muri di casa e la ricerca verso nuove forme di espressione. Attraverso un linguaggio distopico, emotivo e a tratti ironico, questo corto racconta un personaggio unico nel suo genere, dove il tema della sicurezza e del rispetto in montagna insegna come prevenire il rischio fin dai primi passi”.
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