Io, gli ottomila e la felicità, il libro di Tamara Lunger che racconta di montagna, sogni e rinunce

Interessante: la sconfitta vale come o più della vittoria, non solo quanto a strumento di crescita personale, ma anche nella comunicazione e nello storytellling. Abbiamo visto ad esempio come Salomon abbia realizzato un minifilm su un’impresa  fallita di Kilian Jornet. Oa è il caso di Tamara Lunger: la storia della sua rinuncia alla conquista invernale del Nanga Parbat a 70 metri dalla vetta ha fatto il giro del mondo, e le è valso il Gazzetta Award 2017, l’Oscar dello sport italiano. E ora l’alpinista altoatesina la racconta in un libro, Io, gli ottomila e la felicità, da poco in libreria.

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Una rinuncia diventata esempio

Già Simone Moro, che nella stessa spedizione sul Nanga Parbat è arrivato in cima dopo, ha deciso di svelare la fatica e i retroscena dell’ascesa alla vetta nepalese con un libro: Nanga. Fra rispetto e pazienza, come ho corteggiato la montagna che chiamavano assassina. Ma anche nel suo caso ci sono state sconfitte che lo hanno aiutato a crescere come alpinista: per ben tre volte le condizioni meteo lo hanno costretto a abbandonare l’impresa, generando tanta frustrazione. Per la Lunger, la rinuncia è diventata una vittoria: la vittoria della consapevolezza, dell’umiltà, della dell’intelligenza (l’alpinista sentiva di non potercela fare e ha anteposto la sua sopravvivenza al successo professionale) e dell’altruismo (continuare avrebbe messo in difficoltà gli altri membri della spedizione). Tutte doti non scontate nel mondo dell’alpinismo.

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La montagna dentro

Il libro della trentenne altoatesina non si limita a narrare la sua versione dell’ascesa al Nanga Parbat ma scava dentro di sé per raccontare la passione per l’avventura che l’ha portata a diventare una delle alpiniste ed esploratrici più quotate al mondo. Nata a Bolzano, ha sempre vissuto in modo viscerale il contatto con la natura, cercando sempre di metter alla prova i suoi limiti, prima negli sport e poi nell’alpinismo. La sua montagna è anche spiritualità, ispirazione al miglioramento, ricerca della felicità e inseguimento dei sogni, dato che fin da piccola ambiva a salire su un ottomila (fino ad oera ne ha scalati due. Ed è anche lotta continua in un panorama prevalentemente maschile, a volte duro da sopportare.

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Io, gli ottomila e la felicità, scritto in collaborazione con Francesco Casolo, è di 224 pagine, pubblicato da Rizzoli, e disponibile anche in versione Kindle. La versione cartacea con copertina rigida costa 15,30 euro.

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