Tra le tante cose che Donald Trump ha già detto e fatto c’è anche quella di cambiare il nome di una montagna. Anzi, è una delle prime cose che ha fatto non appena messo piede nello Studio Ovale: lunedì 20 gennaio 2025, il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo per rinominare il monte Denali, in Alaska, in monte McKinley.
Il decreto, che sarà esecutivo entro 30 giorni, annulla la decisione dell’ex presidente Barack Obama, che nel 2015 aveva ufficialmente cambiato il nome appunto da McKinley a Denali.
Ma perché Donald Trump vuol cambiare anche il nome di una montagna? E come è nata questa storia di 2 nomi che si contendono la stessa montagna?
Da Denali a McKinley: una storia lunga un secolo
Intanto, il Denali o McKinley che dir si voglia, non è una montagna qualsiasi: con i suoi 6190 metri d’altezza è la montagna più alta degli USA e dell’intero continente nordamericano, nonché con un arco montuoso di 960 km che si estende attraverso la parte sudorientale dello Stato, è la terza al mondo per prominenza. Quindi, per molti aspetti, un simbolo.
La montagna è sempre stata chiamata Denali, che nella lingua dei nativi athabaskani significa “grande montagna” o “alta montagna”, e fu solo nel 1896 che fu affiancato il nome di Monte McKinley, in supporto all’allora candidato alla presidenza statunitense William McKinley, poi eletto nello stesso anno.
La storia è abbastanza curiosa: William McKinley, 25º presidente degli Stati Uniti d’America, era nativo di Niles, Ohio, e non mise mai piede in vita sua sulla montagna. Ma era uno strenuo sostenitore del Gold Standard, o Sistema aureo, contro il bimetallismo, e per questo aveva il pieno sostegno dei cercatori d’oro. Era l’epoca della corsa all’oro, o febbre dell’oro, in Alaska a fine Ottocento. E tra i cercatori c’era anche un certo William Dickey, un fan del presidente USA che per primo usò il nome Mount McKinley in un articolo sul New York Sun nel 1897.
L’assasinio di McKinley, il 6 settembre del 1901, per mano di un anarchico di origine polacca, Leon Czolgosz, che gli sparò con una rivoltella, fece il resto nel rendere popolare il nome Mount McKinley rispetto a Denali.
La decisione di Obama, e quella di Trump
Le divergenze sul nome cominciarono già nel 1917, quando con l’istituzione del Parco nazionale del Monte McKinley, il governo federale riconobbe ufficialmente il toponimo “Monte McKinley”. Una lunga disputa che nel 1975 vide la Commissione per la toponomastica dell’Alaska ripristinare, a livello statale, il nome “Denali”, chiedendo all’omologo ufficio federale di fare altrettanto. Una richiesta rimasta pendente fino al 31 agosto 2015 quando il presidente Barack Obama ripristinò il toponimo originario, ricevendo un plauso bipartisan non solo della comunità locale.
Sembrava l’ultimo atto di una vicenda lunga un secolo, e invece Trump non ha atteso neanche un giorno per firmare un decreto che annulla quello di Obama e rimette il nome McKinley come toponimo ufficiale della montagna. Detto che la comunità locale è compatta nel criticare questa decisione, compresa la senatrice repubblicana dell’Alaska Lisa Murkowski strenua fautrice del nome originario e compresi anche alcuni esponenti politici dell’Ohio, stato di origine di McKinley, perché Trump si sarebbe imbarcato in una querelle in fondo poco sostanziale rispetto al suo secondo mandato?
La risposta è soprattutto nella figura di McKinley e nella sua azione politica in quando “Potus”.
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Chi era McKinley e perché piace tanto a Trump
Motivando la decisione, Trump ha dichiarato che “il presidente McKinley ha reso il nostro paese molto ricco attraverso tariffe e talento: era un uomo d’affari naturale e ha dato a Teddy Roosevelt i soldi per molte delle grandi cose che ha fatto, incluso il canale di Panama, che è stato stupidamente dato al paese di Panama“.
McKinley è stato l’ultimo veterano della guerra di secessione ad entrare alla Casa Bianca, nonché il campione di quella classe politica repubblicana che guidò gli USA e ne dominò la scena politica fino agli anni Trenta. Ma soprattutto è ricordato per aver stabilito alti tassi protezionistici, difeso il sistema aureo e per aver vinto la Guerra Ispano-Americana per la conquista di Cuba, al tempo colonia spagnola.
Trump aveva già in passato elogiato McKinley, e proprio per la tariffa che portava il suo nome, approvata nel 1890 e che aveva aumentato drasticamente le tasse sui prodotti stranieri in ingresso negli USA. Esattamente quello che ha promesso e minaccia di fare Trump all’inizio di questo suo secondo mandato. Con buona pace di quanti continueranno a chiamare la montagna più alta del Nord America Mount Denali o che, come la senatrice Murkowski, continuaranno a difendere l’idea che Denali sia il nome legittimo di questa montagna per rispetto primi abitanti dell’Alaska che hanno vissuto su queste terre per migliaia di anni.
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