Lo scatto della fotografa canadese Jo-Anne McArthur che mostra Pikin, una giovane gorilla della pianura salvata dai bracconieri grazie ai volontari dell’organizzazione Ape Action Africa, è stata votata dal pubblico come la migliore in assoluto tra le 24 selezionate dal Natural History Museum di Londra tra le oltre 50.000 che hanno partecipato all’edizione 2017 del Wildlife Photographer of the Years e la foto della McArthur sarà esposta nella mostra omonima al museo londinese fino al 28 maggio.
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Una storia di riscatto e speranza
Un’immagine commovente nella quale Pikin appare in braccio al suo salvatore, Appolinaire Ndohoudou, mentre la porta in un rifugio più protetto in Camerun. “Sono felice che la mia foto sia stata apprezzata dal pubblico – ha dichiarato Jo-Anne – e spero che possa ispirare tutti noi a preoccuparci sempre di più degli animali. Nessun gesto di compassione nei loro confronti è mai troppo piccolo. Io continuo a documentare della violenza che gli animali subiscono dall’uomo, ma a volte riesco a testimoniare anche storie di riscatto, speranza e redenzione”.
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La dolcezza di una madre
Tra le foto selezionate anche quella intitolata “Caldo abbraccio” di Debra Garside (Canada) nella quale si può vedere una mamma di orso bianco e il suo cucciolo che dopo aver lasciato il loro rifugio si abbracciano alla ricerca di un po’ di calore del sole primaverile. Una foto che ha richiesto molti giorni di appostamento e in condizioni climatiche quasi impossibili con temperature che oscillavano tra i -35° e i -55°.
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Un fantino coloratissimo
Lakshitha Karunarathna dello Sri Lanka mentre partecipava ad un safari fotografico in Kenya ha “incontrato” una ghiandaia marina petto lilla che stava appollaiata su una zebra. Per più di un’ora è rimasta ospite del più grande mammifero godendosi gli insetti presenti sulla groppa della zebra.
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Il bradipo ha sempre un suo perché
“Slot hanging out” è il titolo della foto di Luciano Candisani e realizzata in Brasile. Il soggetto è un bradipo, goloso delle foglie dei grandi alberi della foresta a sud di Bahia e che non ha battuto ciglio nel farsi ritrarre mentre si muove tra un ramo e l’altro.
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Un gesto semplice e elegante
Durante l’anno, da luglio a fine ottobre, le megattere australi migrano a nord dell’Antartide per partorire in acque calde come quelle dell’arcipelago di Tonga. Qui, Ray Chin ha fotografato una madre con il suo cucciolo mentre nuotano con eleganza nelle acque ricche di plancton intorno alle isole Vava’u.
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[photo credits: nhm.ac.uk]
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