La batteria della tua bici elettrica è sostanzialmente uguale a quella del tuo telefonino. E proprio come per quella dello smartphone la preoccupazione più grande è che si possa scaricare da un momento all’altro, lasciandoti isolato e a piedi. Nel vero senso della parola, quando si tratta di e-bike.
Una cosa è certa: l’autonomia dichiarata dai produttori sulle schede di vendita delle bici a pedalata assistita è molto, molto teorica.
Perché poi dipende da chi usa la bici elettrica, quanto pesa, come la usa, su quali percorsi, con quale livello di assistenza, se fa freddo, molto freddo, o caldo, e tanti altri fattori. Un po’ come per i consumi delle auto: un conto è viaggiare da soli, in autostrada a velocità moderata, un altro con tutta la famiglia, carichi per le vacanze e spingendo a tavoletta.
Far durare di più la batteria della tua bici elettrica: i 10 consigli
Se usi la bici elettrica per fare una dura salita e poi hai solo la discesa da fare e magari un piccolo tratto pianeggiante da pedalare, non è nemmeno un grosso problema, perché le bici elettriche le puoi sempre e comunque pedalare. Ma se ti trovi a km e km da casa con la batteria a zero e nessuna possibilità di ricaricarla sei abbastanza fregato, perché significa spingere sui pedali quasi il doppio del peso di una normale bicicletta.
C’è di più, perché il problema non è solo nella singola uscita. Proprio come le batterie degli smartphone, anche quelle delle e-bike tendono, piano ma progressivamente, a perdere un po’ di autonomia nel tempo, soprattutto se le usi e le mantieni male. E allora è meglio imparare a far durare di più la batteria della tua bici elettrica, per la singola gita e anche nel lungo periodo.
1. Usa sempre l’assistenza al minimo necessario
Sì, la tentazione e l’entusiasmo all’inizio portano tutti a usare il massimo di assistenza alla pedalata. È la novità ed è goduriosa. La maggior parte dei produttori di motori prevede 3 livelli, alcuni anche 4, ma non è che devi sempre andare con il Boost o Turbo. Usa il livello minimo che ti serve: in pianura per esempio troppa assistenza è inutile, tanto il motore interviene (per legge) fino a 25 km/h, poi è tutta farina delle tue gambe. E tra andare a 25 km/h con il Boost o a 20 km/h in modalità Eco (cosa fattibilissima da praticamente chiunque su qualunque bicicletta) non è che ti cambia proprio la vita.
2. In discesa non pedalare
Il motore di una e-bike sostanzialmente applica una forza ulteriore e proporzionale a quella impressa sui pedali, sempre in base al livello di assistenza. In discesa o spegni proprio il motore (ma potrebbe essere laborioso gestire accensioni e spegnimenti al bisogno) oppure eviti di pedalare e lasci fare tutto alla forza di gravità. Ogni pedalata risparmiata su una e-bike è un po’ di batteria che ti ritroverai alla fine del tuo giro.
3. Calcola i pit stop di ricarica
Non è che bisogna rinunciare ai grandi giri solo perché si teme di rimanere senza batteria. Anzi, le e-bike son fatte proprio per questo, rendere accessibili i grandi giri anche a chi non avrebbe le gambe e il fiato per farli. Allora come le soste in Autogrill in Autostrada, calcola bene lungo il percorso dove puoi fermarti a fare una ricarica veloce (e intanto berti un caffè o farti uno spuntino): meglio fermarsi 30′ prima a ricaricare che trovarsi 1 ora e mezza dopo sperduto nel nulla senza batteria.
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4. Usa rapporti leggeri
È un po’ come tirare troppo le marce con l’auto: se usi rapporti leggeri, soprattutto in salita ma in generale su ogni percorso, anche tu sui pedali sei indotto a imprimere meno forza, e quindi di conseguenza il motore ne aggiunge meno. Molto probabilmente andrai un po’ più piano, ma le tue gambe fanno meno fatica (pensa ai rapporti di una MTB in salita, più sono leggeri, con mano sviluppo metrico, e più sono agili) e la batteria si consumerà meno velocemente.
5. Usa una frequenza di pedalata alta
È la diretta conseguenza del punto precedente. Rapporti più leggeri significano pedalata più agile, cioè una frequenza di pedalata più alta perché hai meno sviluppo metrico. La regola dice di fare almeno 50 pedalate al minuto, che è quello che faresti normalmente su una city bike in una città pianeggiante, quindi niente di trascendentale. Certo la tentazione, soprattutto in salita, sarebbe rapporto più duro, cioè più strada per ogni pedalata, e massima assistenza. Ma così la batteria della tua bici elettrica la bruci subito.
6. Controlla la pressione degli pneumatici
Il concetto è semplice: una bici avanza rotolando sugli pneumatici. Più c’è contatto tra pneumatico e suolo e più c’è aderenza, e più c’è aderenza e attrito e più serve energia per far scorrere le ruote. Succede lo stesso con gli pneumatici delle auto, ed è il motivo per le bici da corsa hanno gli pneumatici sottili. Ovvio non puoi cambiare pneumatici (se non in limitatissima misura) ma se li tieni sempre alla giusta pressione è un piccolo vantaggio marginale che giro dopo giro delle ruote alla lunga si farà sentire nell’autonomia della batteria.
7. Fai la manutenzione a freni e trasmissione
In realtà fai la manutenzione della tua e-bike sempre e regolarmente. Ma freni e trasmissione – sporchi o non ben lubrificata – possono creare attrito, frenare la corsa della bici, far fare più fatica a te che pedali e consumare di più la batteria.
8. Lascia la batteria carica tra il 30% e il 60% della sua carica
Ovviamente non se la depositi la sera e la devi riprendere la mattina dopo: in questo caso la metti in carica e la carichi al 100%. Ma se pensi di non usare la tua bicicletta elettrica per qualche settimana – in inverno, o perché vai in vacanza senza la bicicletta – lascia la batteria tra il 30% e il 60% della sua carica massima. È l’indicazione di tutti i produttori affinché non si deteriori la sua capacità di mantenere la carica, a breve e lungo termine.
9. Non lasciare la bici elettrica in luoghi troppo caldi o troppo freddi
Come per gli smartphone, le batterie gli ioni di litio non amano né il troppo caldo né il troppo freddo. Diciamo che minimo e massimo sono 0°C e 30°C e l’ideale sarebbe la temperatura di casa, intorno ai 18°C. Quindi: la cantina del condominio va bene, come anche il garage o la taverna, all’aperto in inverno per la notte no, non è una buona idea, e così nemmeno un capanno in pieno sole in estate. Poi se ce l’hai sul portabici e per un pomeriggio è in pieno sole non è una tragedia, sono le accortezze a lungo termine che fanno la differenza.
10. Usa solo un caricabatteria ufficiale
Sì, con gli smartphone lo facciamo tutti, che perdiamo quello ufficiale e usiamo il primo che capita sotto mano in casa o ne prendiamo uno qualsiasi e il primo che capita. Ma non è una buona pratica, nemmeno per le e-bike: se perdi il caricabatteria riprendine uno ufficiale, 100% compatibile e con la giusta tensione. La batteria della tua bici elettrica ringrazierà con anni di fedeltà.
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