E così hai deciso di comprare un’auto elettrica. Del resto le pubblicità delle case automobilistiche parlano solo di quello. Gli incentivi alla rottamazione sembrano invitanti. Il prezzo del carburante, al netto dei bonus, è a livelli insostenibili. Le limitazioni al traffico riguardano di già le auto Euro4. E il Parlamento Europeo ha votato il bando totale alle auto benzina e diesel dal 2035. Il funnel perfetto di marketing per convincerti a rottamare la tua auto e a comprarne una nuova. Pensando di fare bene all’ambiente e alle tue finanze.
Non comprare un’auto elettrica. Ti serve una e-bike
Sì certo, le obiezioni le conosciamo: e come faccio a lavorare? come faccio ad andare a sciare con la famiglia? E il weekend? E la spesa? E le vacanze in campeggio? E il cane?
Ma se analizzi bene la situazione, quello che ti serve davvero non è comprare un’auto elettrica al posto della tua attuale auto. Ti serve una e-bike. Metti sul piatto tempo di utilizzo dell’auto, costo di acquisto, costo di “esercizio” (consumi, manutenzione, assicurazione, etc), tipologia degli spostamenti e condizioni degli spostamenti e anche l’impronta di carbonio (se hai a cuore anche l’ambiente) e alla fine vedrai che forse forse ti conviene.
Quanto tempo effettivamente usi l’auto
Partiamo da un dato semplice semplice: quanto tempo effettivamente usi l’auto? Secondo i dati dell’Osservatorio Unipol ogni conducente passa in media 1 ora e 29 minuti al giorno alla guida del proprio veicolo. E ti verrebbe da pensare a chissà quanta strada farà questo conducente. In realtà la distanza media percorsa quotidianamente è di 43 km. E siccome le medie sono come i polli di Trilussa, la verità è che la stragrande maggioranza delle persone usano l’auto per fare spostamenti di prossimità: casa – scuola, casa – piccole commissioni, casa – lavoro nello stesso comune. Tanto che secondo le statistiche quel grosso mezzo ingombrante e costoso che chiamiamo automobile rimane fermo, inutilizzato, per quasi il 90% del suo tempo vitale.
Per che cosa usiamo l’auto
Escludiamo alcune situazioni “occasionali”: le vacanze in coppia o in famiglia, la gita nel weekend con gli amici o la famiglia, etc. Poi, nella quotidianità, dal lunedì al venerdì, per che cosa usiamo l’auto? Casa – lavoro? 1 persona per veicolo, tutti in coda. Commissioni veloci? 1 persona per veicolo, spesso a cercare compulsivamente parcheggio. La spesa? Ok, c’è anche parecchia roba da portare a casa (ma potrebbe esserci la soluzione). Poi? Portare i figli a scuola e riprenderli? Davvero non possiamo pensare di portarli e riprenderli in bici? Ah l’inverno fa freddo? Eppure in Finlandia i bambini ci vanno anche con la neve, a scuola in bicicletta.
La verità è che l’auto la usiamo principalmente da soli, e principalmente per fare brevi tratti di strada che potremmo fare tranquillamente senza accendere un motore a scoppio.
Quanto ci costa un’auto?
Ok, su quanto ci costa un’auto non ci sarebbe nemmeno bisogno di dedicare un paragrafo. Però forse conviene farsi due conti: secondo le medie calcolate dalle riviste di settore tra bollo, assicurazione, tagliandi, manutenzione, revisione e altre spese accessorie si può andare da 750 a 1250 euro l’anno; poi c’è il carburante: considerando una vettura media, in ottime condizioni, che percorre 20.000 km / anno sono circa 2400 euro di carburante. Poi ovviamente c’è l’acquisto, da spalmare sugli anni di vita dell’auto. Insomma, un’automobile è (quasi) un lusso, a ben vedere. Certo, un’auto elettrica, sempre secondo le stime delle riviste di settore, consente di dimezzare i costi di manutenzione e anche quelli di esercizio al Km (almeno con un costo dell’energia elettrica normale e non drogate da speculazioni di mercato). E su questo aspetto di risparmio il cambio da auto a combustibile fossile ad auto elettrica ci può stare. Ma non è l’unico aspetto da considerare.
La congestione del traffico
Per esempio le auto elettriche banalmente non risolvono il problema della congestione del traffico. Cioè, se tutti noi che siamo in coda alle 7:00 del mattino per andare in ufficio, fermi al semaforo o bloccati in qualche tangenziale, avessimo un’auto elettrica al posto di una benzina o diesel, ci sarebbe sicuramente meno inquinamento ma saremmo comunque in coda nel traffico. Questo è papale. Sostituire i motori a combustibile fossile con quelli elettrici sicuramente riduce l’inquinamento (sempre che l’energia elettrica NON sia prodotta con combustibili fossili…) ma non riduce il problema del congestionamento del traffico. A maggior ragione se poi le auto elettriche hanno il permesso di entrare nei centri cittadini, le cosiddette ZTL, che faticosamente negli ultimi anni sono state svuotate dalle automobili. Tanto che secondo il TomTom Index la bici è più veloce dell’auto, che viaggia con velocità medie di percorrenza nelle città di 15 km/h che si abbassano a 7 km/h nelle ore di punta. Praticamente la velocità di una carrozza trainata da cavalli.
L’impronta di carbonio
E poi c’è l’impronta di carbonio, che da definizione è “la misura dell’ammontare totale di gas ad effetto serra (Greenhouse Gases – GHG) emessi direttamente o indirettamente da un’attività, un’azienda, una persona, un evento o un prodotto, sia esso un bene o un servizio. Viene espressa come anidride carbonica equivalente“. È chiaro che la carbon footprint di un’auto elettrica è inferiore a quella di un’auto a motore termico (secondo una ricerca di Fondazione Caracciolo e del Centro CARe fino a 29 volte inferiore) ma non è comunque a impronta 0. Una Smart EV nel suo ciclo di vita può produrre emissioni che variano da un minimo di 5,5 g/km (usando elettrica 100% da rinnovabili) a un massimo di 155 g/km; una Tesla Model 3 da un minimo di 10,1 g/km a un massimo di 263,8 g/km.
E una bici elettrica? Secondo Trek la produzione della sua e-MTB Rail richiede da 190 a 240 kg di CO2 per essere prodotta, e nel suo ciclo di vita potenziale di un decennio di circa 10g / km. Un’efficienza ambientale di circa 15 volte inferiore a quella di una Tesla (secondo le stime dello studio Comparative life cycle assessment of electric bikes for commuting in the UK)
Perché non ti serve un’auto elettrica ma una e-bike
Per concludere e capire se ti serve un’auto elettrica o una e-bike: se la tua euro 2 del 1999 sta esalando gli ultimi suoi (puzzolenti) respiri, sì, un EV è la scelta più saggia che puoi fare in termini di economia personale e impatto ambientale (ma forse non di mobilità tout court); se invece hai una euro 4 del 2008, che va ancora bene e che non ha tanti km sul tachimetro, allora potrebbe essere una scelta intelligente puntare a una e-bike per tutti quegli spostamenti che fai da solo e di prossimità, ridurre l’uso dell’auto (con beneficio per il tuo conto in banca, l’inquinamento, la carbon footprint e pure la congestione del traffico) e tenertela in garage per quando non puoi proprio fare a meno di caricare tutta la tribu e tutta la tua attrezzatura per un weekend o una vacanza outdoor.
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