In Italia si mangia male, anche se siamo convinti del contrario. Secondo i dati Unesco, l’Italia è il primo paese al mondo come destinazione gastronomica (il 29,3% dei turisti stranieri definisce la tradizione culinaria un motivo di attrattività del Paese).
Ma dai dati della ricerca Curare la Salute, realizzata da GfK Eurisko,emerge che sono solo 2 gli italiani su 10 che si alimentano in modo corretto, ovvero consumando il giusto quantitativo di frutta. Poco meglio, ma davvero poco, il rapporto con la verdura: 3 su 10 la assumono nei pasti in quantità corretta.
In Italia si mangia male: l’illusione di un’alimentazione corretta
Un conto è essere convinti di vivere nel paese dalla cucina migliore del mondo (e questo ci può anche stare), un altro è utilizzare questa cucina in modo intelligente e salubre. Ecco, secondo la ricerca noi italiani non lo facciamo: siamo lontani dalle 4-5 porzioni di frutta e verdura raccomandate quotidianamente. Pur credendo di rispettare un regime alimentare giusto.
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Poca vitamina D
Altra carenza è nel consumo giornaliero di latte e derivati, perché pare che il 77% dichiari di non mangiarne a sufficienza, compreso l’84% degli over 60 (la fascia più a rischio nello sviluppo di patologie ossee). I generale solo il 20% degli italiani li assume in modo corretto.
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Pesce e acqua
Quanto al pesce, idem come sopra: solo 1 su 3 lo consuma settimanalmente rispettando le dosi consigliate. Uno su 2 mangia i giusti quantitativi di frutta con il guscio. Soprattutto le fasce più giovani non hanno l’abitudine di consumare pesce come si deve. I due dati combinati rivelano come l’assorbimento corporeo degli omega-3 (gli acidi grassi benefici per il cuore, la pressione sanguigna e tanti altri fattori) sia piuttosto limitato. Così come l’acqua: il 46% ne beve meno di 1,5 litri al giorno.
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
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