No, non è una moto, anche se lo sembra. È l’ultima evoluzione della Carbon, bici elettrica sviluppata da un duo di “italiani in fuga” nel Regno Unito. Zeno Panarari (ingengere) e Alessandro Tartarini (designer) ci lavorano da un paio d’anni su un modello sviluppato precedentemente dall’azienda Caterham e hanno fondato una loro casa, la Moto Parilla, per commercializzarla. Dopo un positivo round di finanziamento su Kickstarter, stanno lavorando al lancio sul mercato.
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Per i terreni più duri
Come la Storm e-bike, la Carbon è in tutto e per tutto una e-fat-bike, una fatbike elettrica pensata per affrontare deserti, steppe, montagne e distese di ghiaccio. Per questo ha un telaio in alluminio molto resistente dal design motociclistico, è biammortizzata (forcella davanti, braccio dietro), ha le gomme “grasse” e imponenti freni a disco idraulici (l’anteriore è da 400 mm, il posteriore da 210 mm).
Il propulsore
Il cambio è fornito da Shimano (Nexuys hub), così come il motore elettrico (sapevate che l’azienda giapponese produce propulsori ecologici?): è uno Steps a 36 Volt che eroga 250 Watt, ovvero una potenza in grado di arrivare a limite di 25 km/h imposto dalle leggi europee. Ma c’è anche una versione con motore da 500 Watt (48 Volt), che spinge fino a 35 km/h, da utilizzare per gare, avventure, imprese fuoristrada.
Ancora incerta la data di uscita, ma dovrebbe esser abbastanza imminente. Il modello base della Moto Parilla Carbon costerà 2300 sterline, circa 2900 euro.
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