Il pic-nic di Pasquetta è un grande classico dei primi ponti di primavera: le giornate sono più lunghe, luminose e calde, c’è il desiderio di stare all’aria aperta e rilassarsi, e non c’è niente di meglio che cercare un angolo nella natura dove passare il pranzo del lunedì dell’Angelo in modo informale e in compagnia. Ma se c’è chi, per il pic-nic, si fa bastare e avanzare un panino e una bibita infilati nello zaino all’ultimo momento, c’è anche chi il pic-nic lo vuole organizzare come si deve. E per come si deve si intende alla perfezione considerando:
1. Scelta della location
2. Menu
3. Attrezzatura
Pic-nic di Pasquetta: dove farlo
La prima cosa da decidere è dove fare il pic-nic di Pasquetta, e da questo dipenderà poi cosa possiamo permetterci di portare con noi. Banalmente: se decidiamo per un parco cittadino potremo organizzarci con tavolino e seggiolini, frigo portatile, magari barbecue (laddove permesso). Lo stesso potrebbe valere in una spiaggia o in un’area verde facilmente accessibile. Se invece cerchiamo un angolo di montagna o natura dopo una (lunga) passeggiata sarà obbligatorio razionalizzare le scelte per non trasformare andata e ritorno in una specie di via crucis di fatica e lamentele da parte di tutti (bambini compresi).
In ogni caso un’occhiata alle previsioni meteo è sempre bene darla il giorno prima, per scongiurare il tipico acquazzone che costringe a interrompere anzitempo i nostri programmi per il giorno di Pasquetta all’aria aperta.
Menu per il pic-nic di Pasquetta
Sul menu per il pic-nic di Pasquetta non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ma forse prima di pensare alla pancia e alla gola è bene pensare agli aspetti pratici.
Se si deve trasportare tutto a piedi, nello zaino, nel cestino o nella ghiacciaia, è meglio puntare su preparazioni che non sgocciolano e sono facilmente porzionabili. La tipica insalata di riso o di pasta, il cous-cous (magari in doppia versione vegetariana e con pesce o carne), le insalate rinforzate con uova o petto di pollo, di tacchino o con tonno, sono tutte ricette che si possono trasportare in un contenitore a chiusura ermetica, e che si possono mangiare anche fredde.
Se ci sono bambini, il loro interesse sarà più quello di giocare che quello di mangiare, come sempre accade. E allora sarà più comodo prevedere per loro qualcosa da mangiare con le mani senza per forza dover stare seduti o fermi: la tradizionale torta salata pasqualina, una focaccia o una pizza già porzionate, possono essere il loro piatto forte.
Se c’è modo, altri “finger food” possono senza dubbio arricchire il pic-nic di Pasquetta: dalle crudité di verdure – sedano, carote, pomodorini, magari con un barattolino di pinzimonio – a qualcosa di più elaborato come olive ascolane, mozzarelline e chi più ne ha più ne metta, per finire con i sandwich, sono tutte cose molto pratiche anche da piluccare nel pomeriggio.
In un vero pic-nic di primavera non può mancare la frutta, perfetta per spezzare la fame durante nell’attesa e per piluccare nel pomeriggio, durante le ore di relax e chiacchiere al sole. La scelta migliore è sempre la frutta di stagione, ma se si vuole fare qualcosa di chic ed elegante possono essere un’idea gli spiedini di frutta, colorati, divertenti e pratici da mangiare anche senza posate.
Due cose poi sono immancabili nel menu del pic-nic di Pasquetta: da bere, e il dolce. Ovviamente l’acqua non potrà mancare, a meno di non sapere che c’è una fonte nei paraggi dove riempire le borracce, e poi è festa e ci può stare anche una buona bottiglia di vino o della birra. Il problema in questi casi è tenere in fresco la birra ed eventualmente il vino bianco: se c’è un torrente nei paraggi è sempre fattibile di posizionare le bottiglie in un’ansa da cui non possono scivolare via, altrimenti sarà necessario tenerle prima in fresco e poi trasportarle nella borsa termica frigo, nel frigo da campeggio o avvolte in un panno termico.
Il dolce è il tocco in più del pic-nic di Pasquetta: il cioccolato delle uova purtroppo è ad alto rischio di scioglimento, e non è mai una buona scelta, ma una fetta di colomba o veneziana pasquale può bastare e avanzare. A meno di non voler fare le cose fatte bene e preparare una vera crostata di marmellata fatta in casa, che piace sicuramente anche ai bambini.
Cosa serve per organizzare il pic-nic di Pasquetta
E ora vediamo cosa serve per organizzare il pic-nic di Pasquetta e i accessori per il tocco in più. Prima di tutto, e assolutamente, una tovaglia da stendere a terra. Però attenzione: la tipica tovaglia a quadretti è perfetta in ogni foto di pic-nic, ma se il terreno e l’erba sono umidi potrebbe trasformarsi in un mocio inzuppato e vanificare tutto l’impegno profuso. C’è chi porta con sé una tela cerata e chi invece preferisce quei plaid cerati con decorazione scozzese che sono sempre un’ottima soluzione perché anche pratici da pulire.
Come detto, tavolino e seggioline dipendono dal luogo prescelto per il pic-nic, ma a meno di non volersi arrangiare con un panino e una lattina di birra, serviranno posate e stoviglie. La scelta più pratica è quella di piatti, posate e bicchieri ecosostenibili usa e getta: leggeri da trasportare, comodi da usare e che si possono riciclare se non anche compostare. Certo, un vero pic-nich chic e romantico non dovrebbe derogare da veri piatti, veri bicchieri e vere posate, ma in questo caso serve anche il classico cestino in vimini che li contenga tenendoli ben fermi.
Nell’un caso come nell’altro serviranno anche dei tovaglioli: dai pratici di carta ai più eleganti tovaglioli in cotone, che non pesano, non occupano spazio, si lavano facilmente e danno sicuramente un tocco in più.
Assolutamente bandita invece la plastica, che da gennaio è anche uscita dal commercio ed è sempre un potenziale fattore di inquinamento. Anche il pic-nic di Pasqua o Pasquetta infatti dovrebbe essere all’insegna del non lasciare tracce.
Se per l’acqua si possono usare delle borracce, e magari rifornirsi a una fonte vicina, per vino e/o birra non c’è altra scelta della bottiglia di vetro, rigorosamente da riportare a casa. A questo proposito, e sempre all’insegna del Leave No Traces, immancabili devono essere dei sacchetti in cui raccogliere i rifiuti da riportare e differenziare a casa.
Infine il tocco finale, ancor più del dolce, è quello del caffè: basta davvero un buon thermos, o una borraccia termica, per poter sorseggiare un ottimo caffè ancora caldo subito dopo il pranzo. In vero italian style.
Pic-nic di primavera: cos’altro può servire
Tutto il resto può essere superfluo, ma un buon libro da leggere, qualche gioco da fare con i figli – da quelli di società al frisbee o pallone o biglie da spiaggia – alle carte per giocare con i nonni possono fare la differenza nei momenti di relax del pomeriggio.
Per un pic-nic serale, che magari si allunga fino al tramonto, una candela romantica (e magari anti-zanzare) può davvero essere il tocco magico che fa la differenza.
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