Tenere i bambini più di un’ora e mezza davanti a televisione, smartphone e social media significa aumentare i rischi di obesità quando saranno più grandi. Ecco perché dobbiamo conoscere i rischi dell’esposizione dei piccoli al bombardamento dei media, con il supporto dei pediatri.
La relazione fra media e obesità
La sentenza arriva da uno studio appena pubblicato su Acta Paediatrica e condotto dall’Accademia europea di pediatria (European Academy of Paediatrics) e dal Gruppo europeo per l’obesità infantile (European Childhood Obesity Group). La ricerca, cui dettagli si possono trovare qui, concentrata sulle nazioni europee, ha messo in evidenza come esista un forte legame tra i livelli di obesità e l’esposizione mediatica dei bambini nell’età dell’infanzia.
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Al massimo 1 ora e mezza
I risultati sono inequivocabili: dall’analisi emerge che la società europea e i singoli genitori non hanno ben chiaro quali siano i rischi di una esposizione sbagliata all’influenza dei social media sulle abitudini alimentari. Il quadro pare allarmante: “I genitori dovrebbero limitare la visione della TV e l’uso di computer e dispositivi simili a non più di 1 ora e mezza al giorno e solo se il bambino ha più di 4 anni ”, spiega il dottor Adamos Hadjipanayis, della EPA.
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I benefici di stare all’aperto
Esistono già tante ricerche scientifiche che spiegano come una vita sedentaria abbia effetti negativi sulla crescita, da diversi punti di vista.
Sappiamo che la nostra vista peggiora se stiamo troppo al chiuso
Sappiamo che i bambini che fanno sport all’aperto vano meglio a scuola
Sappiamo che il contatto con la natura allunga la vita
Sappiamo anche che i bambini che giocano all’aperto, anche in inverno, si ammalano di meno
Il nuovo studio aggiunge la conferma scientifica su un concetto che già circola nella sapienza popolare. Gli effetti devastanti di una esposizione eccessiva alla tv e ai device social coinvolge anche il ruolo dei pediatri, che dovrebbero informare meglio i genitori “sul rischio generale che l’uso dei mass media esercita sullo sviluppo cognitivo e fisico dei loro figli”.
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