Hai voglia di uscire a correre o fare sport all’aperto, se vivi in una delle città più inquinate d’Italia. Perché stare all’aperto ci piace sempre, ma se l’aria è carica di PM10 e inquinanti, forse è meglio sloggiare rapidamente. Ma come fare per capire la qualità dell’aria delle zone che frequentiamo ogni giorno? Certo, ci sarebbero le centraline dell’Arpa per il monitoriaggio, ma non sempre si possono avere i loro dati in tempo reale.
E così Samuel Cox, un digital designer inglese, si è inventato Breathe, un mini device che funziona da vera e propria centralina di monitoraggio dell’aria tascabile: è grande quanto un pacchetto di fiammiferi, si attacca ai jeans piuttosto che alla giacca o allo zaino come una clip, e si collega via Bluetooth all’app dedicata che tiene traccia in tempo reale dell’inquinamento dell’aria.
Le possibilità sono due: controllare a fine giornata, per evitare di tornare nelle zone più malsane della propria città, oppure attivare l’alert che manda un segnale non appena si superano alcuni parametri considerati pericolosi per la salute. Ma non solo: tutti i dati sono poi inviati a una piattaforma condivisa che tiene traccia di tutte le misurazioni del livello di inquinamento dell’aria.
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